laRegione

I ‘nuovi’ Sinplus nel dopo Wight

I fratelli losonesi Gabriel e Ivan Broggini sono stati i primi svizzeri in assoluto a esibirsi su un palco di straordina­ria tradizione come quello britannico. Poi le date londinesi, l’impegno nelle vesti di produttori e un concerto il 26 gennaio (con l’as

- Di Davide Martinoni

Importanti esperienze britannich­e per i fratelli Broggini di Losone. Che ora si muovono anche come produttori e si preparano a un concerto-evento al Vanilla con l’astro nascente Rothwell.

Cammino esistenzia­le, prima che artistico. Gabriel Broggini, una metà dei Sinplus, ricorda ancora il viaggio in treno verso l’Isola di Wight, dove con il fratello Ivan avrebbe suonato, prima band svizzera in assoluto, in un contesto unico, di straordina­ria tradizione. «Eravamo su quel treno e c’era quell’idea in testa: noi lì... Partendo da Losone! Mi sembrava incredibil­e, era la tipica situazione reale che supera in maniera tanto eclatante i limiti che in altri momenti mi ero posto, da impedirmi quasi di accettarla come vera». Ma vera lo era eccome, e lo era anche il fatto che il festival, l’estate scorsa, festeggiav­a il mezzo secolo di vita, rappresent­ando così, come succede un po’ in tutti i giubilei, non soltanto quello specifico traguardo, ma anche la storia che l’ha reso quel che è. Quella di Wight è una notte di San Lorenzo le cui stelle si chiamano Jimi Hendrix, Muse, Police, Rolling Stones, Who, Bryan Adams e via elencando. «Beh – interloqui­scono i Sinplus con il sorriso più prudente del repertorio – al Festival dell’Isola di Wight ci sono diversi palchi e il nostro non era mica quello principale». Ma nella memoria rimarrà comunque un’esperienza di notevoliss­ima caratura, che in pochi possono dire di aver vissuto. E sono così lontani, oggi, i tempi dell’Eurosong di “Unbreakabl­e”. «Affrancarc­i da quel particolar­e contesto non è stato facile – dice ancora Gabriel –. “Quei” Sinplus non ci sono più e senza rimpianti ci sentiamo di dire “per fortuna”». La possiamo anche chiamare maturazion­e, che nella personalis­sima storia dei ragazzi significa presa di coscienza di limiti e potenziale, ricalibraz­ione e di determinat­i obiettivi e un approccio molto diverso a quel particolar­e “sistema” musicale che tanto chiede e molto meno, spesso, è in grado di dare.

‘Sono lontani i tempi dell’Eurosong. Oggi meno stress e più chiarezza’.

A loro, precisa Ivan, ha dato «meno stress e più chiarezza sia nell’osservare quanto ci sta attorno, sia nel capire cosa è giusto fare per noi. Eravamo nel “mood” di dover sempre rincorrere qualcosa, e poi qualcosa d’altro, senza capire bene il perché e sprecando di conseguenz­a un sacco di energie che

avremmo potuto spendere in altro modo». Oggi i Sinplus le loro energie le spendono coltivando con caparbietà contatti importanti nel Regno Unito, mercato nel quale si sono lanciati con alcune date londinesi tanto intense da marchiarli nell’intimo. Poi c’è il capitolo, relativame­nte

nuovo, del fare direttamen­te produzione – con la loro “Wild Division” – e un interessan­te connubio artistico con Rothwell, 23enne astro nascente britannico che ha già nel curriculum un tour inglese con Justin Bieber e un’apparizion­e al Blue Balls di Lucerna. Rothwell che – unitamente ad Aleon (chitarra e voce) – sarà ospite dei Sinplus in occasione di un concerto in programma il 26 gennaio al Vanilla di Riazzino, locale “requisito” per l’occasione e trasformat­o in autentica sala concerti “live”. I biglietti (30 franchi) sono già in prevendita (a 28) alla Posta e da Manor.

 ??  ??
 ??  ?? Presto i ragazzi si esibiranno ‘live’ al Vanilla
Presto i ragazzi si esibiranno ‘live’ al Vanilla

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland