laRegione

Sempre sgomenti

- Di Matteo Caratti

Ci sono notizie di cronaca nera che, anche dopo anni e anni che ne hai viste e scritte, lasciano sempre sgomenti. Una partecipaz­ione emotiva che senza dubbio provano anche poliziotti, sanitari o magistrati che intervengo­no sul posto e toccano con mano e cuore tante tragedie. Anzi, la loro è di certo maggiore, più diretta. Ci riferiamo ai casi dove ad andarci pesantemen­te di mezzo sono i bambini, magari ostaggi di genitori, rovinati dentro estenuanti tira e molla. O, peggio ancora, come nel caso del rogo di Coira, bambini vittime innocenti della follia di un padre che decide di togliersi la vita e lo fa annullando anche la vita di chi da lui l’ha ricevuta. Nella testa di chi compie un gesto tanto grave e tanto assurdo qualcosa deflagra. Chissà. A volte è la voglia di vendetta nei confronti del partner: abbiamo costruito assieme tutto ciò e, se me lo stai distruggen­do, sarò io a farlo, lasciando magari l’altro in vita alle prese per anni e anni con mille rimorsi; altre volte è la convinzion­e che si vuole andarsene portando con sé anche i propri figli per evitar loro (altra follia pura evidenteme­nte!) di restar soli al mondo. Letture evidenteme­nte distorte, patologich­e e inaccettab­ili, che però spingono taluni – eccezioni, ma pur sempre troppi – a compiere simili gesti. La mente umana è capace di grandi cose e dell’esatto contrario. La domanda resta sempre la stessa: si poteva capire per tempo e impedire?

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