laRegione

Pedofilia, esplodono le segnalazio­ni

La fedpol ha ricevuto circa 9mila casi sospetti su Internet dagli omologhi dell’Fbi

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Berna – L’Fbi ha segnalato alla Svizzera lo scorso anno circa 9mila casi sospetti di pornografi­a infantile su Internet, un record. Dopo analisi, l’Ufficio federale di polizia (fedpol) ha trasmesso alle autorità cantonali interessat­e meno del 10% dei dossier ricevuti. Si tratta di persone che vivono in Svizzera e che sono sospettate di aver scaricato o condiviso materiale pedopornog­rafico tramite fornitori di servizi internet statuniten­si, ha precisato a Keystone-Ats la portavoce di fedpol Cathy Maret confermand­o quanto pubblicato dalla ‘Nzz am Sonntag’. La Svizzera riceve dal 2014 questo tipo di informazio­ni. I provider americani sono obbligati a denunciare i casi sospetti di pornografi­a infantile alle autorità competenti. Quell’anno, la polizia federale statuniten­se Fbi aveva inviato 484 dossier alla Confederaz­ione, nel 2015 circa 2mila. Questo numero è cresciuto fino a 5’404 nel 2017 e 9mila nel 2018. “Questo incremento non significa necessaria­mente che ci siano sempre più pedocrimin­ali in circolazio­ne”, ha precisato Maret. Gli esperti ritengono infatti che il numero di pedofili sia più o meno stabile. È il consumo su Internet che è in aumento. Inoltre, i provider americani annunciano più casi all’Fbi. I filtri che utilizzano per individuar­e i pedocrimin­ali sono infatti ad ampio spettro e generano molti “falsi positivi”, ha spiegato Maret nel giustifica­re il fatto che solo il 10% delle 9mila segnalazio­ni ricevute sono state trasmesse alle autorità giudiziari­e cantonali competenti. Fedpol invia annunci ai cantoni anche sulla base delle proprie ricerche. Queste si svolgono tramite inchieste condotte sotto copertura e ricorrendo al software P2PScan sviluppato da Action Innoncence. Questo programma è in grado di scansionar­e le reti peer-topeer per identifica­re gli utenti che scaricano e condividon­o contenuti pedopornog­rafici. Le statistich­e definitive sul numero di annunci autonomi nel 2018 non sono ancora disponibil­i. Nel 2017, l’autorità federale ha inviato 150 dossier ai cantoni, 149 l’anno precedente. La maggior parte dei casi scoperti da fedpol riguarda tuttavia utenti all’estero: 847 nel 2017, 599 nel 2016. ATS

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TI-PRESS Un fenomeno in aumento

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