Largo consenso da parte dei cittadini presenti e nessuna voce contraria
La sala era gremita; oltre sessanta persone hanno partecipato venerdì sera ad Arvigo all’incontro informativo sul progetto del Parco regionale della Calanca. Largo consenso è stato mostrato dai presenti che «hanno condiviso e capito la necessità di dover agire per rilanciare la valle», evidenzia il sindaco di Rossa Graziano Zanardi, da noi raggiunto per una reazione riguardo alla serata. Nessuna obiezione o parere critico si è levato dalla sala, ma è stata semmai presa la parola per esprimere sostegno al progetto. I presenti hanno ribadito l’apprezzamento per il coinvolgimento della popolazione nell’iniziativa. «La volontà condivisa è di impegnarsi affinché si porti a casa qualcosa di concreto e che il parco non resti solo sulla carta ma che possa vedere la luce», osserva Zanardi. Dopo il saluto del sindaco di Calanca Anton Theus, i progettisti Sascha Pizzetti e Birgit Reutz hanno presentato la documentazione per la candidatura come ‘parco naturale regionale’, sulla quale la popolazione dovrà esprimersi alle urne e che successivamente sarà inoltrata al Cantone e alla Confederazione. Alcuni mesi fa – hanno spiegato i progettisti – l’Università di Zurigo ha presentato un rapporto sull’impatto economico dei parchi presenti in Svizzera. Dall’inchiesta emerge che per ogni franco investito nei parchi, il ricavo è di cinque, fino a nove volte superiore. Dati che illustrano come l’esperienza nazionale dei parchi presi in considerazione per lo studio – due nei Grigioni, uno nella Svizzera centrale e uno in Romandia – sia finora positiva dal punto di vista economico. Se venisse realizzato, il parco della Calanca sarebbe il più piccolo in Svizzera. Si tratta infatti di un progetto di 120 chilometri quadrati che riguarda 432 abitanti. «Per questo motivo, per la Confederazione sarà importante riscontrare un sostegno compatto da parte della popolazione», rileva Zanardi. E l’esito della serata pubblica, aggiunge, permette di guardare con serenità verso il futuro: «Non solo al 15 febbraio, il cui esito positivo pare quasi scontato, ma verso i passi successivi». La fase più delicata sarà quella seguente, quando il progetto verrà presentato alla Confederazione, che darà poi il suo responso a fine anno.