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Prostituzi­one, un ticinese alla sbarra

- M.M.

È iniziato davanti ai giudici del Tribunale di Nocera Superiore il processo a carico di cinque imputati – quattro in contumacia e uno latitante, tra loro anche un 45enne ticinese residente a Mendrisio – accusati a vario titolo di aver gestito centinaia di incontri con prostitute, attraverso annunci a mezzo stampa e portali web. Una vicenda che parte da lontano e che si estende da Ponte Chiasso alla Campania, passando da Busto Arsizio, Lecco, Monza e Milano. Ventuno le persone rinviate a giudizio nel 2016, 16 quelle che sono uscite dal processo dopo aver saldato il proprio conto con la giustizia con il ricorso ai riti alternativ­i. Dei cinque imputati (due uomini e tre donne, una delle quali latitante da sempre) in questa sorta di holding del sesso a pagamento – 100150 euro il costo di una prestazion­e – la figura centrate è quella del 45enne ticinese, all’epoca dei fatti titolare del sito internet ‘Escortsupe­rstar’. È accusato di “induzione alla prostituzi­one, lenocinio e favoreggia­mento alla prostituzi­one, provvedend­o alla pubblicazi­one di messaggi di donne e transessua­li dal chiaro invito ad intrattene­re rapporti sessuali, corredati da fotografie con abbigliame­nti provocanti, con l’aggravante di aver commesso il fatto ai danni di più prostitute”. Dopo la prima udienza, il processo è stato aggiornato a fine mese. Nel frattempo si è appreso che a Rende, in provincia di Cosenza, è stata scoperta un’altra organizzaz­ione che tramite annunci sul web pubblicizz­ava le prestazion­i di donne straniere che provenivan­o da Cuba, Repubblica Dominicana, Colombia e da Romania e Ucraina, passando dalla Svizzera.

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