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‘È bello venire ricompensa­ti’

Dopo quattro sconfitte consecutiv­e, il Lugano di Ireland ritrova finalmente il sorriso. Julian Walker: ‘Non c’è stato panico’.

- Di Marco Maffiolett­i

Rapperswil – «Non si può decisament­e parlare di sollievo, siamo ancora parecchio lontani da questo momento». Julian Walker non si lascia prendere dall’entusiasmo dopo la risicata vittoria ottenuta a Rapperswil. «È però sicurament­e una vittoria importante, quello sì, e c’era forse anche un po’ di nervosismo. Ecco perché abbiamo magari incassato qualche penalità evitabile. Ma siamo stati bravi a rimanere uniti». Nemmeno lo svantaggio di 2-1 allo squillo della seconda sirena ha destabiliz­zato il complesso sottocener­ino. «Non c’è stato panico: sapevamo, in fondo, che non c’era nulla da perdere, siamo rimasti calmi e carichi e alla fine questo ci ha permesso di rimontare». Walker, a causa dell’assenza dello squalifica­to Lapierre, ha giocato in prima linea con Sannitz e Hofmann. «È andata bene, ma alla fine della fiera a me non importa in quale blocco vengo inserito. ‘Raffa’ e Greg al mio fianco hanno fornito un grande lavoro così come tutti gli altri componenti della squadra». Una vittoria non figlia del bel gioco, ma con questa classifica

deficitari­a in fin dei conti è solo la sostanza a contare. «A livello di gioco sicurament­e non è stata una prestazion­e ad alti contenuti, ma per quel che riguarda il carattere si può tranquilla­mente affermare di sì». Tante le critiche piovute negli ultimi giorni. «Fa parte del business, non è una novità. Se tutto va bene arrivano i compliment­i, quando le cose vanno male accade il contrario. Dobbiamo concentrar­ci sul nostro lavoro sul

ghiaccio e ignorare i fattori esterni», conclude Walker.

‘Spero in un po’ di serenità’

Greg Ireland è soddisfatt­o. Quasi troppo in un certo senso: la sua analisi appare esagerata e fin troppo ottimistic­a. «A parità numerica sul ghiaccio abbiamo assolutame­nte dominato la gara, i nostri avversari non hanno praticamen­te mai avuto occasioni. È bello venir infine ricompensa­ti,

portando a casa una vittoria». Il tecnico elogia alcuni singoli. «Bertaggia ad esempio ha sfruttato la sua velocità in un paio di circostanz­e. Hofmann, nonostante abbia giocato con la febbre, ha segnato una magnifica rete. Tutti i ragazzi hanno mostrato un grande carattere in una situazione davvero carica di pressione. Non è mai facile giocare in queste condizioni. Tuttavia, chi non ha mai fatto sport ad alto livello non può capirlo. Spero che questa vittoria dia un po’ di serenità». Il Lugano tornerà sul ghiaccio solo venerdì per affrontare il Friborgo. «Cercheremo di liberarci da quest’epidemia di influenza, dagli acciacchi, e di ritrovare le piene forze. Se desidero dei rinforzi stranieri? Non ci penso, è qualcosa che non mi riguarda, di questo si occupa il direttore sportivo. Io mi concentro solamente sul gruppo che ho a mia disposizio­ne».

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KEYSTONE Una boccata d’ossigeno che ci voleva, per il morale e per la classifica

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