Per Federer ‘il favorito è Djokovic’
«I margini sono ridottissimi». Impegnato oggi contro l’uzbeco Denis Istomin, Roger Federer non esita a ricordare che nel tennis non c’è niente di scontato. «Denis – ha detto il basilese – è un giocatore temibile, su questa superficie. Non dimentichiamo che due anni fa ha estromesso Djokovic con una grande prestazione. Posso gestire buona parte del “problema” con gambe, servizio e forza mentale, ma resta pur sempre un buon 20% d’andarsi a prendere, per vincere una partita di tennis, sapendo inoltre che a volte non basta nemmeno conquistare la metà dei punti giocati, per avere la meglio». Nonostante un ruolino invidiabile nei tornei dello Slam e i favori del pronostico che gli vengono attribuiti, non fosse che perché ha vinto le ultime due edizioni, Federer consegna a Djokovic i panni del favorito, a Melbourne. «Dopo tutto quello che ha vinto negli ultimi sei mesi, è Novak l’uomo da battere. Io sono lieto di affrontare questa quindicina con ottime sensazioni. Mi sento molto bene, devo ritrovare lo spirito vincente che mi può permettere di pormi nelle condizioni di conquistare il torneo». Inevitabile un commento sull’imminente ritiro di Andy Murray. «Che sia costretto a mettere fine alla carriera perché glielo chiede il suo corpo, mi ricorda quanto io per certi versi sia stato fortunato. Ho sempre potuto svolgere senza intoppi la preparazione, e questo fa la differenza. Non ho saltato alcuna seduta di allenamento, ho forse lavorato più duramente del previsto». Le sue splendide condizioni di forma non sono sfuggite agli osservatori. «Ma come fa, a 37 anni?», si è chiesto, ammirato, l’ex ‘pro’ tedesco Rainer Schüttler, coach della tedesca Angelique Kerber, finalista (con Zverev) nella recente Hopman Cup vinta proprio dalla Svizzera.