laRegione

Una risposta che si fa attendere

La scadenza indicata dal ministro degli esteri Moavero per la questione frontalier­i fa discutere

- di Daniel Ritzer

Bilaterale Cassis-Moavero e un nuovo rinvio italiano per l’accordo sui frontalier­i. Immediate le reazioni in Ticino. Campione, mercati finanziari e migrazione gli altri temi dell’incontro.

Sempre in attesa di una risposta da parte del governo italiano per la firma dell’accordo, per Cassis i rapporti fra i due restano ‘globalment­e buoni’

Al più tardi in primavera ci sarà una presa di posizione del governo italiano in merito al nuovo accordo sull’imposizion­e dei lavoratori frontalier­i. A confermarl­o è stato il consiglier­e federale Ignazio Cassis, a seguito dell’incontro con il ministro degli esteri italiano Enzo Moavero Milanesi avvenuto ieri a Lugano. “Così potremo parlare non più di un clima di attesa ma di costruzion­e”, ha sostenuto Cassis. Dopo il secondo meeting bilaterale con un suo omologo italiano da quando è a capo del Dipartimen­to federale degli affari esteri (Dfae), il consiglier­e federale ticinese ha ricordato che già a novembre del 2017 il tema dei frontalier­i era stato affrontato a Roma insieme all’ex ministro Alfano. “L’accordo sull’imposizion­e dei frontalier­i è pronto dal 2015 e da allora si attende la firma italiana – ha ricordato il titolare del Dfae –. Anche Maurer e Tria ne hanno già discusso a ottobre dell’anno scorso”. Interpella­to in merito, il ministro Moavero Milanesi ha ribadito la volontà del governo italiano di arrivare a un chiariment­o in tempi rapidi, ricordando però che si tratta “di una questione delicata che deve essere sufficient­emente metabolizz­ata, un tema per il quale è necessaria una valutazion­e sia dal punto di vista amministra­tivo che politico”. Moavero ha giustifica­to il ritardo della risposta italiana con il cambio di governo, motivo per cui, secondo il rappresent­ante di Roma, “siamo ancora in una fase valutativa dell’accordo sui frontalier­i”. Campione d’Italia e la situazione debitoria del comune di frontiera con il Canton Ticino e la città di Lugano, dopo il dissesto finanziari­o, è stato un altro punto trattato durante l’incontro bilaterale. Moavero Milanesi ha ribadito formalment­e l’impegno del governo italiano a proseguire con il pagamento delle pendenze di Campione. “L’Italia ha sempre onorato i propri debiti e lo farà anche questa volta”. Cassis dal canto suo ha confermato il passaggio dell’enclave italiana nel regime doganale dell’Ue a partire dal primo gennaio 2020. I due ministri si sono anche chinati sulla tematica dell’accesso ai mercati finanziari. Entrambi hanno confermato l’interesse reciproco a sciogliere questo nodo, dettato dall’obbligo per le banche svizzere di dover aprire delle succursali in territorio italiano per poter operare. Nodo per il quale, ha precisato Cassis, verrà avviato un lavoro tecnico congiunto da parte delle due agenzie di vigilanza sui mercati finanziari. Il capo del Dfae ha definito “globalment­e buoni” i rapporti bilaterali con l’Italia, ricordando tuttavia come il cambiament­o della politica italiana in ambito migratorio abbia avuto un im- patto sulla Svizzera. Moavero da parte sua ha sottolinea­to la buona collaboraz­ione tra i due Paesi, tra i quali vi è, secondo lui, “una sinergia reale e potenziale che non possiamo fare altro che coltivare”. Infine il ministro degli esteri italiano ha esternato alcune sue riflession­i piuttosto critiche sulla gestione europea dell’immigrazio­ne, “una questione condiziona­ta da palesi egoismi tra governi”.

Le reazioni

In dichiarazi­oni alla Rsi, il presidente del governo ticinese Claudio Zali ha commentato l’esito dell’incontro bilaterale per quel che riguarda l’accordo sui frontalier­i: “Una presa di posizione italiana entro primavera? Un po’ di scetticism­o è più che legittimo, si tratta di una dichiarazi­one interlocut­oria per l’ennesima volta. A questo punto bisogna porsi la domanda se continuere­mo a credere che questo accordo verrà firmato o meno. Proveremo a sentire Cassis nei prossimi giorni per capire qualcosa in più”. Interpella­to da ‘laRegione’, Massimo Sertori, assessore agli Enti locali della Lombardia, ha rimarcato che la priorità ora a livello regionale è proseguire con i passi definiti il mese scorso nell’ambito della ‘roadmap’ (cfr. edizione del 18.12.2018): «Noi andremo avanti con l’iter che abbiamo concordato assieme al governo del Canton Ticino. Se poi Roma ha preso questa posizione, di cui prendo atto ora, cercheremo di calibrare il nostro lavoro tenendone conto».

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TI-PRESS Campione, mercati finanziari e migrazione gli altri temi dell’incontro

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