Si cambia mobilità
Il Mendrisiotto sperimenta. E nel Luganese si critica il parcheggio agevolato
Agevolazioni di parcheggio per il centro città? È una scelta contraddittoria, secondo l’Associazione traffico e ambiente (Ata), perché disincentiva l’uso dei mezzi pubblici e contribuisce ad aumentare il traffico. «Ognuno è libero di pensarla come meglio crede. Noi, anche attraverso queste iniziative, stiamo cercando di salvare il salvabile nel commercio cittadino. Se l’Ata ha idee migliori, ce le comunichi», replica Mario Tamborini segretario dell’Associazione via Nassa.
Nella lettera aperta inviata al Municipio di Lugano (cfr. l’Ata punta il dito contro il Municipio. «In generale nelle città non si fa più, anzi si tende a fare il contrario. Poi a Lugano non ha senso visto che è già intasata dal traffico – spiega Bruno Storni, presidente di Ata –. Le persone vanno più volentieri a fare la spesa in centro se è più bello e godibile. Con meno traffico, Lugano ne guadagnerebbe in termini di qualità di vita e potrebbe persino attirare più persone in centro a fare la spesa». Un ragionamento agli antipodi rispetto a quello che hanno fatto l’esecutivo e il gruppo di lavoro attivato per cercare di risollevare le sorti del commercio cittadino. Ma quante sono state le richieste di agevolazioni di parcheggio in città? «Non credo ne siano state chieste tante, anche perché la concessione è giunta poche settimane prima delle festività per cui, a livello di utilizzo effettivo, non abbiamo riscontri – risponde Tamborini –. Comunque, l’affluenza nel periodo natalizio è stata molto buona e le cifre d’affari dovrebbero essersi mantenute sui livelli dell’anno scorso, il che è già un successo con i tempi che corrono. In alcuni periodi si sono rivisti ancora parecchi italiani che hanno preferito Lugano per la tranquillità e la sicurezza delle città e per evitare la calca che c’è stata a Como e a Milano».
Nel frattempo i commercianti invocano, per Lugano, lo statuto di località turistica
Il segretario dell’Associazione via Nassa rimane convito che queste agevolazioni aiutano: «Magari qualche cliente al posto di recarsi ai centri commerciali dove i posteggi sono gratuiti sono venuti in centro a fare gli acquisti». La misura è invece criticata aspramente dall’Ata, il cui presidente la considera inutile e controproducente perché «le città restano comunque caotiche e tutte le strategie di pianificazione del territorio e di urbanizzazione vanno nella direzione opposta. Stesso discorso per quanto riguarda gli obiettivi (miglioramento della qualità di vita e dell’aria) dei programmi di agglomerato che sono in contrasto con le agevolazioni per i parcheggi in centro». Una politica che crea solo confusione nella cittadinanza. «Le autorità politiche dovrebbero avere anche una visione a mediolungo termine, non solo contingenti», sostiene il presidente dell’Ata che ritiene si debba «disincentivare l’ingresso nelle città con le vetture per promuovere il trasporto pubblico e la mobilità dolce, cosa che potrebbe migliorare anche l’immagine di Lugano e della fruibilità dei suoi spazi pubblici». Intanto gli incontri del gruppo di lavoro, creato per rilanciare il settore, riprenderanno a fine mese, ci dice Tamborini: «Abbiamo altri progetti e programmi fra cui il riconoscimento dello statuto di località turistica a Lugano, che ci permetterebbe di essere più flessibili negli orari di apertura dei negozi. Questo per noi sarebbe un grosso passo avanti. Siamo decisi ad andare fino in fondo e attendiamo delle risposte concrete dal Cantone e a Berna, dove abbiamo attivato i ‘nostri’ deputati». Alternative non ne esistono tante, il vento è cambiato: infatti gli acquisti online continuano a crescere. «Se non ne prendiamo atto, non andiamo da nessuna parte – osserva il segretario dell’Associazione via Nassa –, anche se nel lusso ci siamo accorti che i clienti preferiscono comprare sul posto sebbene, magari, consultino prima le offerte su Internet. Anche i commercianti si devono adeguare a questa tendenza».