Abad, da Pronzini altre domande su aspetti economici
L’Associazione bellinzonese per l’assistenza e cura a domicilio (Abad) torna al centro di un atto parlamentare con una seconda interrogazione del granconsigliere Matteo Pronzini, il quale chiede nuove delucidazioni sulla gestione del personale. E questa volta pone l’accento anche sulle questioni economiche. Siccome il CdS ha spiegato che il ruolo del Cantone nelle strutture di aiuto domiciliare è quello di “portare all’interno dell’organo amministrativo la dovuta sensibilità nella gestione delle risorse pubbliche e nell’erogazione di prestazioni d’interesso pubblico”, Pronzini cifre alla mano sostiene che “i principi di gestione di Abad in questi anni sono stati l’esatto contrario! Leggendo i bilanci economici, più che l’interesse degli utenti e la tutela di un sano e costruttivo ambiente di lavoro, sembrerebbe che le priorità siano altre”. Lo ritiene evidenziando che dal 2012 al 2017 il capitale proprio di Abad è lievitato del 67% (pari a 2,4 milioni) passando da 3,6 a 6, mentre la metà del capitale proprio pari a 2,6 milioni è finalizzata all’ambito immobiliare. Di anno in anno gli avanzi d’esercizio variano da 200mila a 745mila franchi. Da qui la richiesta al governo di spiegare se ritenga normale che Abad, al beneficio del riconoscimento dei Servizi di assistenza e cure a domicilio d’interesse pubblico, aumenti in 6 anni di oltre 2,4 milioni il capitale proprio. Sempre il CdS, nella prima risposta, spiegava che in merito al mantenimento/ristabilimento di un sano ambiente di lavoro è intervenuto per una verifica il Laboratorio di psicopatologia del lavoro, servizio cantonale specialista in questo ambito; ritenendola una quasi conferma dell’esistenza di problemi nella gestione del personale, Pronzini chiede ora a quali conclusioni è giunta la verifica. In merito alla gestione di alcune situazioni, il deputato chiede infine conferma al CdS sul fatto che presso Abad il rischio aziendale verrebbe scaricato sul personale: “Il tempo di lavoro che non può essere fatturato agli utenti (ad esempio quando un utente non è al proprio domicilio e Abad non può svolgere il servizio previsto) non viene retribuito”. Secondo Pronzini vi sono inoltre “situazioni in cui Abad non segnala all’assicurazione perdita di salario l’inabilità lavorativa del personale”.