Si dialoga con le istituzioni della Lombardia
Una volta di più il Mendrisiotto, terra di frontiera, dovrà misurarsi anche con la realtà al di là dei suoi valichi. Ecco che in coincidenza con questo nuovo progetto sperimentale nato nel sud del cantone non ci si poteva non affacciare verso le istituzioni e ciò che si muove oltre confine. Obiettivo, riuscire a governare (ma soprattutto a ridurre e a riorientare) il traffico dei pendolari che attraversa il Distretto. E qui a venire in aiuto, delle autorità e dei cittadini, è la formula dei programmi Interreg. Due quelli in campo al momento fra Ticino e regioni lombarde, che impegneranno i vari attori sull’arco di tre anni. Il primo è Ti-Ciclo-Via e si prefigge di annodare i collegamenti ciclopedonali del Varesotto – e meglio delle valli dell’Olona e del Lanza – con quelli disegnati nel Mendrisiotto, per rafforzare così la mobilità lenta. Il secondo, che sarà varato il 25 febbraio prossimo al Teatro dell’architettura, nel campus universitario a Mendrisio, lo si è ribattezzato Smisto – Sviluppo della mobilità integrata e sostenibile fra Ticino e Lombardia – e vede fianco a fianco il Cantone e la Regione Lombardia. A dialogare in questo caso saranno la Commissione regionale dei trasporti e la Navigazione di Lugano su un lato e la Gestione governativa navigazione laghi e l’Agenzia per il trasporto pubblico locale del bacino di Como, Lecco e Varese sull’altro. Ormai non resta che partire: di recente, conferma Federica Corso Talento della Sezione della mobilità, è arrivato il nullaosta dell’autorità di gestione. Quali sono gli intendimenti? Come recita la scheda Interreg, “il progetto si propone di migliorare e integrare l’offerta attuale dei servizi di trasporto pubblico tra Italia e Svizzera, lungo gli assi portanti ferroviari nell’ambito territoriale ricompreso tra i laghi Maggiore e Lugano e Como”. La missione, insomma, è quella di favorire l’intermodalità, investendo su collegamenti e infrastrutture a vantaggio del trasporto pubblico. Sul piano finanziario, come illustrava a settembre lo stesso Dipartimento, l’investimento globale previsto ammonta a 1 milione e 700mila euro da parte italiana e a un milione da parte svizzera.