Bencic vince ‘giocando male’, Laaksonen sfida Alex de Minaur
«Sentivo la palla, ho protetto bene il mio servizio e ho superato per la ventesima volta il primo turno agli Australian Open». Eppure Federer ha faticato a concentrarsi sulla sfida contro Istomin, perché impegnato contemporaneamente a Andy Murray. «Mi hanno detto che ha disputato un grande match, sono contento per lui. Ora deve pensare bene a cosa fare. Merita di uscire di scena scegliendo lui tempi e modi». Domani il basilese affronterà un altro britannico, Daniel Evans, tennista uscito dalle qualificazioni e reduce da un anno di squalifica (cocaina). «Mi ricordo del nostro ultimo incrocio: fu due anni fa, a Perth, nella Hopman Cup. Fu la mia prima partita dopo il famoso stop di sei mesi (vinse Roger 6-3 6-4, ndr)». Domani tornano in campo anche Belinda Bencic e Henri Laaksonen. La sangallese (Wta 49) ha sconfitto 6-4 2-6 6-3 la ceca Katerina Siniakova (Wta 34), numero uno al mondo in doppio. «Ho imparato a vincere giocando male», ha commentato Belinda, attesa ora all’esame della kazaka Yulia Puntintseva (Wta 39), giocatrice brevilinea e coriacea. Quanto a Laaksonen, battendo il bosniaco Mirza Basic in condizioni ambientali complicate (oltre che con il gran caldo ha dovuto anche fare i conti con il tifo passionale della folta delegazione bosniaca presente a bordo campo) ha vinto il primo incontro della carriera in ambito Slam, lui che è alla terza presenza in un tabellone principale dei ‘major’. Per lo sciaffusano, reduce da un’annata negativa segnata da problemi fisici dovuti a un’allergia che gli ha impedito di allenarsi come si deve per molti mesi, una bella iniezione di fiducia in vista dell’impegno contro uno degli astri nascenti del tennis, il beniamino di casa Alex de Minaur (Atp 29).