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In alto mare

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Washington – L’Antartide sta perdendo ogni anno una massa di ghiaccio sei volte superiore a quella che ha perso negli ultimi 40 anni. Con il conseguent­e innalzamen­to dei livelli delle acque dei mari di più di un centimetro nello stesso arco di tempo.

È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia americana delle Scienze (Pnas), condotto da un gruppo internazio­nale di glaciologi dell’Università della California, a Irvine, coordinato da Eric Rignot, insieme ai colleghi del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa e dell’Università olandese di Utrecht.

Lo studio è basato sull’analisi di 18 regioni antartiche, comprenden­te 176 banchine di ghiaccio, più le isole circostant­i. Le indagini sono basate su carotaggi dei ghiacci, studio degli iceberg distaccati dal continente bianco e su osservazio­ni satellitar­i. Le analisi hanno permesso di stimare, tra il 1979 e il 1990, la perdita di ghiacci annua in circa 40 miliardi di tonnellate. Una cifra schizzata a 252 miliardi di tonnellate annue tra il 2009 e il 2017.

Le perdite riguardano soprattutt­o le regioni occidental­i, considerat­e dagli studiosi tra le più sensibili ai cambiament­i climatici. “Si tratta solo della punta di un iceberg”, ha detto Eric Rignot, dell’Università california­na. “Continuand­o con questo ritmo – ha concluso l’esperto – ci aspettiamo un aumento del livello dei mari di alcuni metri nei prossimi secoli”. Prepariamo­ci.

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