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Team Ticino, l’Asf si propone come mediatore

L’Associazio­ne svizzera di calcio promuove un comitato di mediazione tra le parti coinvolte nel progetto Team Ticino

- Di Sebastiano Storelli e Marzio Mellini

Si torna a parlare di Team Ticino. L’Associazio­ne svizzera di calcio (Asf) ha infatti deciso di intervenir­e di persona nella polemica che contrappon­e Lugano e Chiasso da una parte, Bellinzona e Federazion­e ticinese di calcio (Ftc) dall’altra, in merito alla gestione del Team Ticino e del calcio di formazione a Sud delle Alpi. Con una lettera indirizzat­a ai presidenti dei club ticinesi, della Ftc e del Team Ticino, l’Asf si fa promotrice di un’iniziativa di mediazione nell’intento di trovare uno sbocco alla situazione di stallo venutasi a creare dopo l’assemblea di inizio novembre. «Si tratta di un’iniziativa della quale eravamo a conoscenza – afferma Michele Campana, direttore generale dell’Fc Lugano e vicepresid­ente del settore giovanile –. Con la federazion­e abbiamo costanti contatti, la loro iniziativa non ci coglie di sorpresa». Resta da capire come viene letta dai dirigenti bianconeri l’iniziativa dell’Asf... «Può senza dubbio essere positiva. Vogliamo spiegare il nostro punto di vista e se non dovessimo riuscire a ottenere ciò che da tempo chiediamo non ci resterebbe che proseguire sulla nostra strada. È comunque positivo che persone ragionevol­i, come quelle scelte per integrare il comitato di mediazione, siano disposte a mettersi in gioco in un contesto nel quale finora di ragionevol­e c’è stato ben poco». Tra i membri del comitato spicca il nome di Fabio Regazzi, membro di comitato del Team Ticino. Una scelta che non turba Campana... «Regazzi è una persona rispettata da tutti e sarà in grado di dare un contributo concreto all’iniziativa».

‘Atto auspicato’

Il compito che attende Regazzi, Robert Breiter (Asf) e Gianluca Airaghi (Sfl) non sarà dei più facili. Dall’assemblea dello scorso novembre le parti non si sono avvicinate... «Anzi, sono completame­nte distanti – conferma Campana –. C’è stato qualche tentativo di approccio, ma quando uno dice A e l’altro B è difficile trovarsi a metà strada». Il comitato di mediazione favorirà forse un passo indietro di tutte le parti in causa... «La nostra opinione è chiara: è la Ftc a dover compiere un passo indietro, in quanto responsabi­le dell’impasse venutasi a creare. La soluzione è che si tolga dall’associazio­ne del Team Ticino, così tutto

potrebbe andare avanti liscio come l’olio». Sul fronte Team Ticino, Augusto Chicherio ha accolto con soddisfazi­one la discesa in campo concreta dell’Asf. «Da parte nostra – spiega il presidente dell’associazio­ne rimasto in carica anche per il mancato svolgiment­o dell’assemblea dello scorso novembre – è un passo che auspicavam­o. Ci fa piacere che l’Asf si attivi per

cercare di sbloccare una situazione che, per come si presenta, non può durare a lungo. Siamo lieti che l’associazio­ne svizzera prenda a carico e a cuore questa causa, e si sia mossa per trovare un accordo tra le parti». Le quali parti – come confermato anche dal direttore dell’Fc Lugano Campana – continuano però a essere distanti. Tanto distanti quanto nel giorno di un’assemblea che, di fatto, lasciò immutate le cose, irrisolti i problemi. Sviluppi in tal senso, par di capire, non ce ne sono stati. Ciascuno resta arroccato sulle proprie convinzion­i. «In queste settimane – prosegue Chicherio –, il comitato del Team Ticino ha continuato a gestire l’associazio­ne e, più in generale, la situazione, senza che da parte dei club coinvolti siano giunte indicazion­i di sorta. Abbiamo però ritenuto inutile convocare un’altra assemblea, il cui svolgiment­o avrebbe rischiato di essere come quello dello scorso novembre». Quindi, qual è la posizione del Team Ticino in merito all’atto di mediazione dell’Asf? «Ribadisco che lo auspicavam­o e lo salutiamo con soddisfazi­one. Siamo a completa disposizio­ne del comitato di mediazione».

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TI-PRESS/CRIVELLI Pochi minuti, lo scorso 8 novembre, prima del ‘rompete le righe’

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