Cambia il clima, il turismo si adegua
Prosegue il dibattito sul futuro del nucleo storico di Locarno. Qualche tempo fa, su queste pagine, il gruppo promotore della pubblicazione “Centro storico a misura d’uomo” e della petizione “Valorizziamo e rilanciamo la Città Vecchia!” sottolineava che l’obiettivo è una valorizzazione globale del quartiere (documenti ottenibili scrivendo a facebook.com/perlacittavecchia/ oa perlacittavecchia@ gmail.com). Sull’argomento interviene (via Facebook) il vicesindaco della Città, Paolo Caroni: “Secondo i promotori, la petizione non avrebbe solo come scopo la pedonalizzazione di Città Vecchia, ma anche una valorizzazione degli spazi liberati dai veicoli e un servizio navetta gratuito. I promotori (i quali in buona parte sono pure consiglieri comunali di Locarno) dimenticano forse che la riqualifica degli spazi e delle piazzette di Città Vecchia, con lo spostamento dei posteggi in superficie nel futuro posteggio sotto il terreno ex Balli, è già prevista ed era stata pure indicata sia nel messaggio municipale del 26 gennaio 2016 per l’acquisto del terreno ex Balli, sia nei documenti pubblicati per la variante di piano regolatore per il terreno ex Balli (ottobre 2018). Il concetto era stato peraltro ribadito sulla stampa come obiettivo del Municipio già da diversi anni”. “Quindi – prosegue Caroni – la petizione in questo senso non propone nulla di nuovo che non sia già nelle intenzioni del Municipio. Per quanto riguarda un servizio navetta gratuito, il 30 agosto 2018 è stata presentata una mozione in tal senso, che è al vaglio del Municipio e che in seguito sarà discussa dal legislativo. Anche per questo tema la petizione non propone nulla che non sia già stato presentato. Quindi l’unico vero nuovo obiettivo della petizione resta la pedonalizzazione di tutta la Città Vecchia, con tutte le negative conseguenze per i commerci e i servizi del quartiere già minacciati dalla concorrenza dei grandi centri commerciali e del commercio online. A livello di viabilità tutti hanno la propria idea, ma l’unica soluzione è il compromesso che tiene conto delle esigenze di tutti (abitanti e commerci). Non solo di un quartiere, ma dell’intera città, perché la modifica dei flussi può avere conseguenze negative nei quartieri vicini. La politica non può improvvisare, i cambiamenti devono essere frutto di valutazioni e inseriti in un contesto di sostenibilità e fattibilità”.