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‘Mai stata in Serbia, come posso essere stata multata?’

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Nelle foto si vede una Volkswagen blu targata Ticino in un posteggio su una via pubblica. Siamo in Serbia a Stojana Novakovica. Il 9 maggio del 2017, alle 10.30, la VW sostava senza mostrare un permesso o aver pagato il posteggio (vedi foto). La multa è di 43 franchi. Quel numero di targa è di una donna della Riviera, che non è mai stata in Serbia. Dall’estate 2017, la donna riceve pressanti richieste di incasso. Le prime missive arrivavano da una società di Londra, ma dal 2018 il dossier è passato ad una società di incasso di Baar che tempesta la donna di lettere, ventilando di passare alle maniere forti, si parla di precetto esecutivo. Dai 43 franchi iniziali, di mese in mese, si è saliti a 154 franchi. «Il numero di targa è il mio, ma non ho mai avuto una Volkswagen blu e non sono mai stata in Serbia», spiega la donna, mentre ci mostra la documentaz­ione. Questa situazione ha messo a dura prova la sua pazienza. Essere il bersaglio di pressanti richieste di pagamento per un’infrazione mai commessa è scocciante. «All’inizio in polizia mi hanno detto di stracciare tutto», racconta. Per qualche mese si mette il cuore in pace, ma vista l’insistenza della società di incasso elvetica, che le scrive ogni due settimane, decide di reagire. Si rivolge alla Sezione della circolazio­ne di Camorino. «Hanno attestato che il giorno dell’infrazione le mie targhe non erano su una VW. Ho girato tutto alla società di incasso a metà dicembre ma continuano a scrivermi». Anche la polizia cantonale ha scritto alla società di incasso chiedendo di interrompe­re la procedura. La risposta: non capiamo l’italiano, comunichia­mo solo in tedesco e in inglese. Anche la polizia è rimasta di stucco!

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