Telefonate da numeri sconosciuti: ‘Non rispondere e non richiamare’
Non ci sono solo i messaggi. Anzi, spesso e volentieri sui cellulari suonano numeri sconosciuti, e l’utente – ritenendosi persona gentile – risponde. O (addirittura) richiama. Buona educazione che può anche costare cara... “È uno dei casi più comuni – spiega alla ‘Regione’ la portavoce di Salt –: il cliente vede una chiamata persa sul suo telefono da un numero sconosciuto (spesso un numero internazionale) e richiama. Il numero che contatta è in realtà un numero ‘premium’», che implica la sottoscrizione di un abbonamento oppure tariffe proibitive. «Consigliamo ai nostri clienti di non richiamare numeri speciali sconosciuti – prosegue –. In parallelo, blocchiamo le chiamate in uscita verso questo tipo di numeri non appena vengono identificati, per essere sicuri che il problema non possa verificarsi per altri clienti». Chiediamo consiglio alla Polizia cantonale. Come bisogna comportarsi in caso di telefonate da numeri sospetti? «Di principio non bisogna rispondere a messaggi o telefonate provenienti da recapiti sospetti. Anzi, per quanto possibile, tutti dovrebbero evitare di rispondere a numeri sconosciuti o richiamarli, anche se non sospetti», mette in guardia la Polizia, che a precisa domanda spiega di non disporre di «dati per quantificare il fenomeno» dei ‘colpi’ messi a segno tramite sms o telefonate. «Ma truffe del genere sono una realtà – aggiungono i servizi della Polizia –. La più conosciuta e redditizia è quella denominata ‘Ceo Fraud’ (la truffa del capo) che consiste nell’usurpare l’identità di un responsabile di una società e poi, spacciandosi per lui, e facendo pressioni su un funzionario di un servizio finanziario dell’azienda, indurlo a eseguire bonifici bancari verso conti esteri. L’ingegneria sociale ha un ruolo determinante in questa tipologia di reato. Si tratta di un fenomeno parecchio marcato nella Svizzera romanda, ma che per ora ha toccato il Ticino solo marginalmente. In questi ultimi anni si sono registrati solo alcuni tentativi». Vi sono invece quelli più noti, che seguono sempre lo stesso stratagemma (ricordate i ‘falsi nipoti’?): come nel caso dei ‘falsi operatori Microsoft’, che chiamano spacciandosi per tecnici e si fanno così riferire password di accesso al computer. Svuotandolo.