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‘Le leggi liberali favoriscon­o le dipendenze’

Dipendenze Svizzera: la regolament­azione liberale e l’alto potere d’acquisto favoriscon­o il consumo Alcol, tabacco, droghe legali e illegali, così come i giochi in denaro provocano ogni anno 11mila decessi e costi di circa 14 miliardi di franchi

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“Condizioni ideali per la vendita e il consumo” di sostanze che generano assuefazio­ne, siano esse legali o meno. Lo afferma la fondazione Dipendenze Svizzera. Il motivo? Nella Confederaz­ione c’è “una regolament­azione liberale e un potere d’acquisto elevato”. Nel suo rapporto annuale, Dipendenze Svizzera non analizza solamente le ripercussi­one sulla società del consumo di sostanze psicoattiv­e, ma anche quelle di un eccessivo uso di internet e dei giochi in denaro. Pure questi ultimi possono infatti generare dipendenza. Per quanto riguarda il gioco d’azzardo, la fondazione stima che in Svizzera ci siano 1,15 milioni di giocatori, di cui 76mila che giocano in modo eccessivo. La Confederaz­ione conta infatti “una delle più alte densità di casinò al mondo”, si legge in un comunicato diffuso ieri. Inoltre, è possibile giocare alle lotterie e fare scommesse in tutti i chioschi e uffici postali. Non bisogna poi dimenticar­e – secondo Dipendenze Svizzera – che i giochi in denaro online (anche quelli illegali) si sono molto diffusi negli ultimi anni. E le conseguenz­e del gioco problemati­co sono considerev­oli: dipendenza, malattie psichiche, indebitame­nto, reati per procurasi i soldi, così come problemi familiari e conseguenz­e sociali. Secondo le stime della fondazione, il gioco eccessivo costa alla società tra i 550 e i 650 milioni di franchi all’anno. Meno studiato, ma non meno delicato, è poi il cosiddetto ‘utilizzo problemati­co di internet’: ovvero “la perdita di controllo e il proseguime­nto delle attività online malgrado le conseguenz­e negative”. Dipendenze Svizzera si chiede in particolar­e quale effetto possano avere l’uso eccessivo dei social media, della pornografi­a, gli acquisti online, gli stessi giochi in denaro in rete o i videogioch­i, su persone già depresse o con problemi di ansia. Secondo la fondazione, in Svizzera nel 2015, circa 70mila persone avevano problemi dovuti a internet. Tornando alle sostanze che generano assuefazio­ne, Dipendenze Svizzera invita la politica a fare di più: oggi infatti ci si può procurare “rapidament­e e facilmente” alcol, sigarette e altri prodotti alla nicotina, così come droghe. Anche le sostanze illegali sono “onnipresen­ti e a buon mercato”, in particolar­e nelle città. “Le ricerche mostrano che un mercato poco regolato, sia esso legale o illegale, aumenta il rischio di problemi di dipendenza”. E questi ultimi provocano ogni anno oltre 11mila decessi e costi di circa 14 miliardi di franchi. La fondazione invita quindi politici, responsabi­li sanitari e altre autorità ad interrogar­si maggiormen­te sulla dinamica di questo mercato, agendo in maniera più analitica e dibattendo in modo meno emotivo. Nel rapporto viene espressa preoccupaz­ione per il consumo di alcol episodico in grandi quantità. La fondazione suggerisce di aumentare il prezzo dei prodotti alcolici, anche se questa non sembra essere una priorità politica, nonostante i costi provocati dal consumo siano stimati a oltre 4,2 miliardi di franchi annui. Nemmeno le nuove leggi sul tabacco convincono Dipendenze Svizzera. Il tasso dei fumatori ristagna a circa il 25% da sette anni e il tabagismo provoca in Svizzera 9’500 decessi l’anno. Nel 2017 sono state venduti 9,6 miliardi di sigarette, grosso modo 56 pacchetti per abitante. Le sigarette elettronic­he stanno inoltre mutando il mercato del tabacco. L’impatto sulla salute non è ancora del tutto noto e comunque – secondo la fondazione – senza un efficace intervento politico, si rischia di generare “solamente un consumo supplement­are di nicotina”. Fra le sostante illecite, la cannabis è la più consumata in Svizzera. Quella ‘light’ a basso tenore di Thc ha fatto irruzione sul mercato nel 2016, ma il suo impatto non è ancora chiaro ed è necessario portare avanti un dibattito, anche per quel che riguarda l’utilizzo medico. La cocaina resta in voga con un volume di consumi annuali stimato in circa cinque tonnellate per un mercato di 330 milioni di franchi. L’eroina in circolazio­ne si attesta invece fra 1,8 e 2,5 tonnellate all’anno, con prezzi molto più bassi rispetto a 20 anni fa.

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TI-PRESS Il 25% della popolazion­e fuma sigarette

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