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La Posta riorganizz­a le sue filiali

I sindacati si dicono parecchio preoccupat­i per le conseguenz­e sul personale

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La Posta riorganizz­a la sua rete di filiali. I responsabi­li degli uffici postali scomparira­nno a beneficio di team attivi in più succursali. Secondo i sindacati, questa novità suscita parecchia preoccupaz­ione tra il personale. Con la sua nuova organizzaz­ione, La Posta vuole adattarsi alle necessità della clientela che intende accedere alle sue prestazion­i 24 ore su 24 e in ogni luogo, ha rilevato ieri l’azienda in una nota. La riorganizz­azione in team non avrà alcuna ripercussi­one sul numero di filiali – attualment­e 1’078 – che compongono la rete postale, ha precisato l’ex regia federale. Tuttavia, la riorganizz­azione prevede che in futuro vi saranno sette regioni invece delle 15 attuali e circa 50 settori anziché 100. Inoltre, le circa 1’000 succursali, dirette da 700 persone, saranno affidate a 350 responsabi­li di team. Gran parte delle funzioni direttive saranno affiancate da sostituti, ha indicato La Posta. Concretame­nte, per ogni regione verranno creati team con circa 15 consulenti alla clientela, che saranno operativi in un solo settore di filiali. Il responsabi­le di RetePostal­e, Thomas Baur, citato nella nota, è consapevol­e del fatto che “il cambiament­o non sarà facile per tutti. Molti si sentono a casa nella ‘loro’ filiale e saranno confrontat­i con nuove mansioni”. La riorganizz­azione comporta infatti l’eliminazio­ne di alcune funzioni dirigenzia­li. La Posta ha previsto di attribuire nuovi posti di direzione a partire dal mese di maggio. Attualment­e, la rete di filiali della Posta conta 5’500 posti. Stando a Syndicom, questa ristruttur­azione suscita grande inquietudi­ne presso il personale. Il sindacato ha sottolinea­to ieri in una nota di essere già intervenut­o per mettere in risalto le difficoltà relative all’attuazione della nuova organizzaz­ione. Ma le sue preoccupaz­ioni sono state prese in consideraz­ione soltanto parzialmen­te. Syndicom teme che il progetto serva a nascondere lo smantellam­ento futuro degli uffici postali. Dal canto suo, Transfair si impegna per ottenere “misure d’attenuazio­ne per i suoi membri e il personale di RetePostal­e”. Secondo il sindacato, “La Posta deve assumersi la sua responsabi­lità sociale”. I negoziati con l’ex regia federale dovrebbero concluders­i nelle prossime settimane.

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TI-PRESS 5’500 posti di lavoro

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