Capanne, la Sev si ‘allarga’
Cresce il numero degli escursionisti sulle nostre montagne, occorre adeguare l’offerta ricettiva. Ne è consapevole la Società escursionistica verzaschese (Sev) che, in occasione di un recente incontro pubblico a Gordola, ha esposto ai propri soci i progetti per le capanne Efra e Borgna. L’intento del comitato direttivo è infatti quello di riattare e ampliare due delle sue capanne. Dopo gli interventi che hanno interessato le strutture alpine del Barone e di Cornavosa, il discorso prosegue dunque, come osservato da Giorgio Matasci, presidente. I due progetti sono stati illustrati da Danilo Cavargna e allestiti, rispettivamente dall’ingegner Emanuele Bacciarini e dallo studio BasergaMozzetti. Il rifugio situato in Val d’Efra (territorio di Frasco) a 2mila metri di altitudine verrà ampliato passando da due a tre blocchi abitativi. I nuovi spazi saranno dotati di doccia, servizi per il custode e dormitorio, in modo da rendere il rifugio ancora più accogliente e confortevole. Inaugurata nel 1990, la capanna Efra oggi offre venticinque posti letto. Troppo pochi per le richieste attuali. Per quanto riguarda, invece, il rifugio Borgna (Vogorno), la Sev ha previsto due fasi di intervento. Si procederà dapprima con il riattamento di un’ex baita degli alpigiani nelle immediate vicinanze della capanna. Seguirà, in un secondo tempo, la valorizzazione di tutto il sedime e la sistemazione dei due stabili che compongono la capanna (edificata nel 1995). Si vorrebbe creare una sorta di struttura d’accoglienza all’ingresso della riserva forestale della Val Porta. Le capanne Efra e Borgna, va ricordato, rappresentano insieme ai rifugi Barone (costruito nel 1975), Cognóra (1986) e Cornavosa (2010) le tappe della nota Via Alta della Verzasca. I due progetti sono attualmente al vaglio degli uffici cantonali. Parallelamente è iniziata la ricerca dei fondi necessari.