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Centro sociale, riattivato il gruppo di lavoro

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«Abbiamo sempre detto, anche in occasione della presentazi­one del credito di progettazi­one pe l’area ex macello, che nel nostro disegno non c’è spazio per l’autogestio­ne». Così si è espresso il sindaco di Lugano Marco Borradori, al termine della seduta di Consiglio comunale di lunedì, rispondend­o all'interpella­nza presentata dalla Commission­e dell’edilizia. Sul futuro del centro sociale che attualment­e occupa poco più della metà del sedime, il sindaco ha detto che l’esecutivo «ha deciso di sollecitar­e il Consiglio di Stato di adoperarsi per riattivare il gruppo di lavoro al fine di trovare una soluzione alternativ­a per l’autogestio­ne». Dal canto suo, il governo cantonale si è detto favorevole e ha pure già fornito i nominativi delle persone che fanno parte del gruppo composto da rappresent­anti della Città e del Cantone. «Se non dovesse riuscirci, vale la prima risposta», ha concluso il sindaco. Nell’agosto del 2018, lo ricordiamo, il Municipio di Lugano ha stanziato un credito di 450mila franchi per organizzar­e un concorso internazio­nale di architettu­ra per valorizzar­e l’area ex macello (oltre 6’000 metri quadrati). L’idea è di ricavare un caffè letterario, la ristorazio­ne, spazi modulabili adatti a grandi eventi, mostre, convention, spettacoli e mercatini e un’ottantina di alloggi per studenti e turisti.

Quadri, il Municipio non condivide

«Il Municipio non condivide quanto dichiarato da Lorenzo Quadri sui social media». È stato tanto esplicito quanto volutament­e laconico il sindaco di Lugano Marco Borradori, lunedì sera, nel rispondere all’interpella­nza socialista che chiedeva spiegazion­i in merito alle esternazio­ni di Quadri. Il direttore del ‘Mattino della domenica’, lo ricordiamo aveva criticato le scuse pubbliche a Liliana Segre da parte del consiglier­e di Stato Manuele Bertoli in una conferenza tenutasi al Lac di Lugano. Una conferenza nella quale la senatrice a vita italiana, superstite dell’Olocausto e testimone dei campi di concentram­ento nazisti ha raccontato la sua esperienza a studenti.

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TI-PRESS Qui vive l’autogestio­ne

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