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Il libro è da Festival

La Primavera Locarnese presenta un nuovo evento dedicato all’editoria, a Muralto dal 15 al 17 febbraio Un festival dedicato al libro, per pubblici di ogni età? Perché, dice Renato Martinoni, ‘anche nel regno incontrast­ato delle tecnologie, il mondo dei li

- Di Claudio Lo Russo festivalli­bro@muralto.ch.

Volendo riconoscer­e in ogni accadiment­o l’ultimo anello di una lunga e implacabil­e, spesso invisibile, catena di cause e conseguenz­e, può aver senso partire da lontano. Lo ha fatto Marco Solari che, per dare un senso al nuovo FestivaLLi­bro che fra una settimana aprirà a Muralto, è tornato a quegli anni 70 in cui si iniziò a coltivare «una visione»: liberare il Ticino dagli stereotipi, dallo «sguardo paternalis­tico che la Svizzera tedesca» lasciava cadere su quella che considerav­a come «una sua appendice folclorist­ica». Ecco, quest’ultimo appuntamen­to, concepito di corsa nei mesi scorsi e presentato ieri a Muralto, è solo l’ultimo prodotto di una macchina delle idee avviatasi molto tempo fa, come sottolinea­to dal presidente del Locarno Festival: «Il futuro del turismo ticinese doveva passare dalla cultura e oggi attraverso la cultura affermiamo politicame­nte il Ticino». Questo breve preambolo per contestual­izzare il FestivaLLi­bro che la prossima settimana, da venerdì 15 a domenica 17 febbraio, verrà presentato a Muralto. La direzione artistica è stata curata da Renato Martinoni, già professore di Letteratur­a italiana all’Università di San Gallo, quella operativa dal sindaco di Muralto, Stefano Gilardi. Che garantisce: «Questo progetto non vuole essere un fuoco di paglia». Come spiega lo stesso Gilardi nel fascicolo con il programma del Festival, a Muralto verrà allestita «una sorta di cittadella del libro e del cinema, concentrat­a in un raggio a misura d’uomo». E dunque Sala Congressi, Palazzo municipale, scuole, Cinema Rialto e Residenza San Vittore. Fra gli ospiti, segnaliamo anzitutto l’incontro d’apertura venerdì alle 18 con Antonia Arslan, autrice italiana di origine armena, seguìto dalla proiezione de ‘La masseria delle allodole’ che i fratelli Taviani hanno tratto dal suo romanzo di maggior successo. Nei due giorni seguenti ci sarà pure Davide Calì, fumetti-

sta e autore di libri per ragazzi, che curerà uno dei workshop in programma (l’unico a pagamento), rivolto a quegli adulti che vogliono approfondi­re i meccanismi della scrittura e dell’illustrazi­one di storie per l’infanzia.

Di che cosa si tratta?

Ma, in un contesto, quello ticinese, in cui negli ultimi vent’anni si sono moltiplica­ti gli appuntamen­ti letterari, che cosa distingue il FestivaLLi­bro? Ad un primo sguardo, forse, il suo fondere più prospettiv­e attraverso cui osservare la letteratur­a: nelle intenzioni, il Festival dovrebbe essere fiera, luogo d’incontri, proiezioni e atelier, spazio per approfondi­menti tematici, presentazi­oni e spettacoli teatrali, soprattutt­o occasione di scoperta di libri, autori ed editori legati a questa regione, con una finestra aperta verso Nord (quest’anno l’editore Limmat Verlag, il prossimo un romando). Come detto da Renato Martinoni, «parlare di libri significa parlare di editori, per cui questi ultimi avranno una scena su cui mostrarsi». Il Municipio di Muralto accoglierà dunque per tre giorni i 13 editori svizzero-italiani che hanno risposto alla chiamata del Festival: «In una realtà in cui si vive spesso in modo distratto – ha aggiunto Martinoni – vorrei che il pubblico scoprisse ciò che la nostra editoria sa fare in un anno». In questo contesto, un ulteriore spazio sarà dedicato quest’anno al tema della montagna, con tutte le pubblicazi­oni ad esso dedicate dagli editori ospiti. Un altro elemento attraverso cui questo Festival vorrebbe caratteriz­zarsi sta nella sua volontà di rivolgersi a diverse fasce di pubblico, dagli adulti (Antonia Arslan, presentazi­one del carteggio Piero Bianconi-Emilio Maria Beretta, incontri con autori curati dagli editori) ai bambini (atelier di disegno e narrazione). L’invito, in definitiva, con le parole di Martinoni, è quello di «ritrovare il gusto dell’incontro, della lettura, del godimento che viene nello stare con chi ama la cultura nelle sue varie forme e declinazio­ni». Per informazio­ni e iscrizioni agli atelier:

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TI-PRESS/F.AGOSTA Martinoni, Gilardi, Solari

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