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La risposta che (non) voleva

Fischer e la sua giovane Svizzera cominciano con il piede sbagliato. Stasera a Bietigheim serve un cambio di rotta.

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«Sono impaziente di vedere come questi giovani se la caveranno in ambito internazio­nale», diceva Patrick Fischer una settimana fa, al momento di ufficializ­zare la selezione ‘Under25’ che avrebbe sfidato a due riprese una Germania altrettant­o sperimenta­le, prima a Memmingen e poi (stasera, alle 19.30) a Bietigheim. Ebbene, ieri in Baviera il coach rossocroci­ato ha avuto la risposta che (non) voleva. Infatti la giovane Svizzera – il cui giocatore più in là con gli anni, si fa per dire, è il solettese dell’Ambrì Marco Müller – non riesce proprio a metter sotto un avversario quadrato, fisicament­e pronto al confronto e, soprattutt­o, decisament­e più a suo agio quando arriva il momento di dover buttar dentro i dischi. E il risultato è lì da vedere: 2-0 al 20’ (con il raddoppio di Sternheime­r, letteralme­nte a fil di sirena, che è il più clamoroso dei gol in shorthand), 4-1 al 40’. Con un’altra rete incassata a 5 contro 4 – cosa a dir poco imperdonab­ile, specie a questi livelli – e l’unico gol rossocroci­ato (di Heldner,

al 26’) frutto, in realtà, di uno sfortunato autogol di Eisenschmi­d, che cambia la traiettori­a del disco davanti al portiere Weitzmann. Un po’ poco davvero, per una Svizzera che nel primo tempo non dà l’impression­e di poter

dare velocità alla sua azione, mentre all’inizio del secondo riesce sì ad alzare il ritmo, tuttavia quello suo slancio si arresta dopo il 3-1 di Pfohl, al 29’. Soprattutt­o, però, gli elvetici finiscono per pagare a caro prezzo un paio di ingenuità difensive, oltre all’incapacità

di mettere in pista un powerplay degno di tale nome. Visto che, al di là delle due reti regalate in superiorit­à numerica, in un paio di occasioni i cinque rossocroci­ati hanno incontrato delle difficoltà anche solo nel riuscire a piazzarsi. «All’inizio abbiamo faticato nel reggere il ritmo e la presenza fisica dei tedeschi – ammette il coach rossocroci­ato –. In seguito abbiamo trovato i mezzi per rientrare in partita, ma le due reti incassate in shorthand ci hanno spezzato le gambe...».

 ?? KEYSTONE ?? Fabio Pfohl, in shorthand (e due!), beffa Van Pottelberg­he: è il 3-1 al 29’, la Svizzera è in ginocchio
KEYSTONE Fabio Pfohl, in shorthand (e due!), beffa Van Pottelberg­he: è il 3-1 al 29’, la Svizzera è in ginocchio

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