Mars tremens
New York – È stato installato su Marte il primo sismometro dalla missione InSight della Nasa. Il lander, che si è posato sul suolo marziano nel novembre 2018, ha utilizzato il suo braccio robotico per sistemare lo strumento in una zona libera dalle rocce e coprirlo con una cupola che lo ripara dai venti e uno scudo termico che lo protegge dagli sbalzi di temperatura. Il sismometro avrà l’obiettivo di registrare i terremoti marziani e poiché le onde sismiche trasportano le informazioni degli strati di roccia che attraversano possono aiutare a comprendere come è fatta la struttura interna del pianeta rosso. La sonda InSight aveva cominciato a sistemare il sismometro sviluppato dall’Agenzia spaziale francese (Cnes) nel dicembre 2018 e ora ha completato l’operazione, con la sistemazione delle due protezioni. I due scudi assicureranno che i venti e gli sbalzi di temperatura non influenzino i sensori all’interno dello strumento. I venti infatti potrebbero aggiungere “rumore” alle misure e questo potrebbe rendere più difficile l’ascolto dei terremoti, mentre gli sbalzi di temperatura, con variazioni di circa 90 gradi tra il giorno e la notte, potrebbero danneggiare i sensori. Nel frattempo InSight si prepara a cominciare l’installazione, prevista la settimana prossima, dell’altro strumento cruciale della missione: la sonda di calore chiamata HP3, sviluppata dall’Agenzia spaziale tedesca. La sonda termica, grazie a una sorta di ‘talpa’, sarà sistemata a una profondità di 5 metri, dove nessuno strumento è stato mai installato su Marte. La talpa impiegherà circa sei settimane per raggiungere tale profondità, dove la sonda potrà misurare il calore proveniente dall’interno di Marte, che fornirà informazioni per studiare la struttura interna del pianeta.
La combinazione di queste misure con quelle fornite dal sismometro e il confronto con i dati analoghi relativi alla Terra aiuterà i ricercatori a comprendere come si è formato Marte e anche gli altri pianeti rocciosi del Sistema solare.