Più posteggi, fioccano le critiche
La scelta della maggioranza del legislativo finisce nel mirino di Ps, che valuta il ricorso, Verdi e Ata Cristina Zanini Barzaghi: ‘Una soluzione meno onerosa? Spalmare l’aumento di stalli su tutto il sedime stazione Ffs’.
Continua a far discutere la decisione adottata lunedì sera dalla maggioranza del legislativo di voler 400 posteggi nell’autosilo che sorgerà nel piazzale ex Pestalozzi a Besso. All’indomani dell’apertura al dialogo da parte del titolare del Territorio Claudio Zali, che ha colto di sorpresa il Municipio di Lugano chiamato a rinegoziare la questione, restano comunque alcuni interrogativi insoluti e si registrano le prime prese di posizione. Nel caso in cui al termine della negoziazione i parcheggi diventino pari a quelli attuali ossia circa 400, occorrerà chiarire chi si assumerà la spesa aggiuntiva. Solo la Città di Lugano oppure anche il Cantone? La differenza di costo, stando al messaggio municipale e a quello governativo, non è di poco conto: si tratta di 25 milioni di franchi. «Non ha molto senso dotarsi di un autosilo con così tanti posteggi e un’accessibilità complicata quando si potrebbero avere più parcheggi dislocati sul sedime della stazione. Si potrebbero trovare soluzioni meno onerose – dichiara la municipale Cristina Zanini Barzaghi –. In ogni caso, la questione tornerà in Consiglio comunale con il Piano regolatore che riguarda l’area in questione. Un Pr, la cui variante ha già superato l’esame preliminare del Cantone (che di stalli ne conferma 250, ndr) e il legislativo sarà presto chiamato ad approvarla». Intanto, i socialisti stanno valutando la possibilità di interporre ricorso contro la decisione adottata dalla maggioranza del Consiglio comunale. Dal canto loro, i Verdi, in una nota, rilevano che il posteggio ex Pestalozzi è raramente completamente occupato. Sul posto, c’è pure una postazione di Car-Sharing. Non solo. “Le statistiche cantonali dimostrano che l’aumento della mobilità viene assorbito dal trasporto pubblico e non dal trasporto motorizzato individuale”.
Verdi: ‘Aspetti sottovalutati’
Fra gli aspetti sottovalutati dalla maggioranza del legislativo, agli occhi dei Verdi, c’è quello legato all’apertura della galleria di base del Monte Ceneri, che dal 2020 “dimezzerà i tempi di percorrenza tra Sotto e Sopraceneri, con un forte aumento dell’offerta regionale di trasporto pubblico su gomma, fino al 70% in più”. Un’aumento già confermato dal Dipartimento del territorio che ha previsto nuove linee, più frequenze e orari di servizio dalle 5 fino a mezzanotte. Il terminale del bus alla stazione porterà, con linee attuali e nuove, l’utenza di città e regione direttamente ai treni. Sconcerto è pure stato espresso dall’Associazione traffico e ambiente (Ata).