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Tresa, aggregazio­ne avanti senza Sessa

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Sessa fuori. Era nell’aria, ora arriva la conferma: il Consiglio di Stato proporrà l’aggregazio­ne del nuovo comune di Tresa a tre. Croglio, Monteggio e Ponte Tresa il 25 novembre si erano espressi a favore del progetto, mentre la maggioranz­a dei votanti di Sessa l’aveva bocciato. All’indomani del voto consultivo – dove, nel complesso, era emersa un’opinione favorevole al 54% –, il Dipartimen­to delle istituzion­i aveva vagliato per un paio di mesi principalm­ente due ipotesi. Quella infine scelta era la possibilit­à di procedere comunque con l’idea iniziale a quattro, includendo coattament­e Sessa. Tuttavia, a seguito di una serata pubblica svoltasi un paio di settimane fa e di alcune valutazion­i – legate principalm­ente al fatto che per il comune medio malcantone­se l’aggregazio­ne non sia una necessità quanto piuttosto un’opportunit­à –, il dipartimen­to guidato da Norman Gobbi ha optato per una via a tre, “in un clima disteso e verosimilm­ente meno laborioso che con un’inclusione forzata, auspicata da una parte ma che la maggioranz­a non sembra ritenere al momento interessan­te”. D’altro canto, anche l’alternativ­a a tre “forma senza dubbio un’entità territoria­le coerente ed è in grado di rispondere alle aspettativ­e e di attuare le realizzazi­oni presentate alla popolazion­e prima della votazione”.

Ridimensio­nati i contributi

Il riorientam­ento – che dovrà tuttavia essere approvato ancora dal Gran Consiglio – avrà naturalmen­te delle conseguenz­e anche sul piano finanziari­o. In particolar modo, verranno rivisti i sostegni cantonali alla fusione. Saranno 300’000 in meno, per un totale di 1,4 milioni, gli aiuti alla riorganizz­azione amministra­tiva e agli investimen­ti di sviluppo; il riconoscim­ento dell’applicazio­ne dei tassi massimi di sussidio sarà fino a concorrenz­a di un importo massimo di un milione per la realizzazi­one di nuovi servizi o strutture a carattere sociale (per esempio: asilo nido o centro diurno per anziani); il contributo di livellamen­to percepito dal nuovo Comune risulterà sostanzial­mente equivalent­e a quello calcolato separatame­nte (cade quindi la necessità di mantenere il calcolo separato, come ipotizzato nel progetto a quattro). Confermato invece l’impegno per la pista ciclabile e per la nuova struttura di gestione del territorio.

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