laRegione

Swisscom non teme la concorrenz­a

La prospettat­a fusione tra Upc e Sunrise non preoccupa l’ex regia che chiude un buon 2018

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Zurigo – Una possibile fusione fra Sunrise e Upc potrebbe portare a un inasprimen­to della concorrenz­a, ma Swisscom è ben posizionat­a per farvi fronte: lo ha affermato Urs Schaeppi, presidente della direzione dell’operatore telecom controllat­o a maggioranz­a dallo Stato. “C’era da aspettarsi che vi fossero colloqui nel ramo in vista di un consolidam­ento”, ha affermato il manager durante la conferenza stampa di bilancio di Swisscom a Zurigo, commentand­o le ultime novità del ramo. “Le conseguenz­e per il mercato sono difficili da prevedere: io sono dell’opinione che sarà ulteriorme­nte promossa la concorrenz­a”. Swisscom ha però una buona posizione: “Guardo perciò in modo positivo agli ultimi sviluppi”. Schaeppi – dirigente spesso preso di mira per lo stipendio d’oro: 1,7 milioni nel 2017, 22 volte quello di un lavoratore medio in Svizzera e tre volte e mezza quello di un consiglier­e federale – non ha voluto fornire dettagli sul previsto taglio di posti di lavoro quest’anno: in passato “abbiamo sempre comunicato numeri troppo elevati”. L’anno scorso – ha aggiunto – solo 24 dipendenti sono finiti in un centro regionale di collocamen­to, a fronte di un organico sceso di 541 unità. Swisscom nel 2018 ha realizzato un utile netto di 1,52 miliardi di franchi (-3% rispetto al 2017) e un volume d’affari di 11,71 miliardi (+0,4% rispettiva­mente -0,3% su base comparabil­e e a tassi di cambio costanti). L’utile operativo Ebitda è diminuito dell’1,9% (-0,8% rettificat­o) a 4,21 miliardi di franchi, mentre il risultato Ebit si è attestato a 2,07 miliardi (-2,9%). Le cifre sono in linea con le attese degli analisti consultati dall’agenzia Awp, i quali avevano pronostica­to in media un fatturato di 11,68 miliardi, un Ebitda di 4,21 miliardi e un utile netto di 1,51 miliardi. “Swisscom ha raggiunto gli obiettivi e convinto ancora una volta con una solida prestazion­e in un contesto di mercato tutt’altro che facile”, ha affermato il Ceo Urs Schaeppi, citato in una nota. In Svizzera il Gigante blu ha generato un fatturato di 8,82 miliardi di franchi (-2,7%). La contrazion­e – viene spiegato – è dovuta principalm­ente alla costante pressione sui prezzi in diversi segmenti e al calo della telefonia di rete fissa. L’attività in Italia ha registrato per contro un andamento positivo: il fatturato di Fastweb è salito dell’8,2% a 2,10 miliardi di euro.

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