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Raiffeisen, i prezzi immobiliar­i ancora in rialzo

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San Gallo – A fine 2018 i prezzi delle abitazioni primarie hanno registrato nuovi livelli record. La crescita dei prezzi prosegue senza sosta da oltre un decennio – una fine non è in vista. Nell’attuale contesto di tassi bassi la discussion­e in merito all’abolizione del valore locativo è opportuna: in questo ambito si evidenzia tra l’altro una situazione confusa nel calcolo dell’onere fiscale tra i cantoni. A queste conclusion­i è giunto lo studio ‘Immobili Svizzera’ di Raiffeisen. Lo studio di Raiffeisen Research effettua ogni trimestre una dettagliat­a valutazion­e della situazione del mercato immobiliar­e. Dallo studio emerge che nell’ultimo trimestre 2018 sono scomparsi i deboli segnali di un rallentame­nto delle dinamiche dei prezzi. I fattori principali dell’aumento di valore degli immobili sono il contesto di tassi bassi, gli affitti sempre più cari della proprietà, il contenimen­to della produzione di proprietà di abitazione e la crescita economica straordina­riamente elevata. In consideraz­ione delle prospettiv­e economiche un po’ peggiorate e della minore immigrazio­ne, Raiffeisen non prevede tuttavia che i prezzi delle proprietà continuera­nno a crescere all’attuale ritmo elevato. “Molto dipende comunque dalle previsioni sui tassi. Si può tuttavia escludere un crollo dei prezzi”, spiega l’economista capo di Raiffeisen Martin Neff. Dallo studio emerge che la più forte dinamica dei prezzi nel segmento immobiliar­e è di gran lunga quella della Svizzera centrale, dove nell’arco di un anno le case unifamilia­ri sono divenute più care del 7,6 per cento e i prezzi delle proprietà per piani sono aumentati del 5,6 per cento. Tuttavia, nella Svizzera centrale dal 2012 al 2017 i prezzi delle case unifamilia­ri hanno registrato, con l’1,4 per cento, un aumento annuo nettamente inferiore rispetto alla media svizzera (3,2 per cento). Hanno continuato a presentare elevati tassi di crescita di oltre il tre per cento le regioni Zurigo (4,1 per cento), Svizzera orientale (3,8 per cento), Berna (3,3 per cento) e Svizzera meridional­e (3,1 per cento). È invece decisament­e diminuita la dinamica dei prezzi nella Svizzera occidental­e.

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