Via Sicura, in arrivo la revisione
Guggiari, che presiede l’Unione automobilisti e motociclisti, ci ha provato. Invano. La giudice ha infatti respinto l’istanza di sospensione del procedimento chiesta dalla difesa: «Si pregiudicherebbe la certezza del diritto (creando disparità di trattamento, ndr) – ha motivato –, siamo ancora ai lavori preliminari. La politica sta facendo il suo corso, oggi tocca alla giustizia». Il riferimento è al messaggio che il governo federale sta preparando, dopo che le Camere circa un anno fa – a un lustro dall’introduzione di Via Sicura – hanno accolto una mozione della Commissione dei trasporti. Il relatore Fabio Regazzi chiese di rivedere alcuni cardini della legge: la riduzione del minimo di pena e del periodo di revoca della patente (da due anni a sei mesi). Scopo finale: restituire un margine di manovra più ampio ai giudici, attualmente vincolati alle eccezioni. Ad esempio, la condanna – ma non per pirateria – nell’aprile 2018 di un uomo che stava provando una Porsche nel Luganese e che non valutò adeguatamente l’accelerazione, toccando i 100 all’ora su limite di 50. «Il messaggio è atteso per maggio o giugno – la previsione di Guggiari –, potrebbe arrivare alle Camere già a settembre». Un’attesa relativamente breve quindi, ma insufficiente per la sospensione del processo.