Il ritorno del vichingo
Iniziata in ritardo, la stagione di Klasen sta conoscendo una parabola in crescendo. ‘Ma si può sempre fare di più’.
Lugano – La sua stagione ci ha messo un po’ a carburare. Anche perché fino a ottobre inoltrato ha dovuto mordere il freno a causa di un risentimento muscolare che l’aveva costretto a saltare le prime 11 partite di campionato. Poi, complice l’arrivo di Haapala, per diverse partite Ireland lo aveva relegato in tribuna. Ma ora, Linus Klasen è tornato. E, soprattutto, è tornato a essere uno dei giocatori di peso della squadra. Rilanciato da una convincente Spengler, e favorito anche dall’infortunio occorso al finlandese poc’anzi citato (a cui potrebbe però dover cedere il posto da titolare stasera), il 32enne svedese sta vivendo un 2019 da protagonista. In pista in 11 delle 13 partite giocate dal Lugano tra gennaio e febbraio, Klasen ha collezionato la bellezza di 11 punti, portando il suo bottino stagionale a quota 21 punti (3 reti e 18 assist) in 22 partite disputate. «L’infortunio rimediato nel finale dello scorso campionato ha logicamente condizionato la prima parte di questa stagione – premette il numero 86 dei bianconeri –. Tuttavia, con una media di quasi un punto a partita, il mio rendimento è a grandi linee in sintonia con le stagioni passate, dunque non mi posso lamentare». A fronte di un’invidiabile media di un punto a partita in questo 2019, lo svedese sembra però faticare nel trovare la via del gol: l’ultima sua rete risale infatti alla sera del 23 novembre (contro il Friborgo). «Mi piacerebbe segnare di più, certo, ma non mi metto addosso pressioni. L’ultima partita ci ho provato, scagliando diversi tiri in porta (6 quelli conteggiati, ndr), ma non ho avuto fortuna. Pazienza: prima o poi arriveranno pure i gol». Come si vive la competizione interna fra stranieri per i 4 posti a disposizione sul foglio partita? «Ognuno cerca di fare del suo meglio, di mostrare ciò di cui è capace in allenamento. Tutti vorrebbero giocare più partite possibili, ma una scelta la si deve fare; una scelta che non spetta a noi».
A dieci partite dal termine della stagione regolare, qual è la sensazione di Linus Klasen? «Credo in questa squadra e sono convinto che disputeremo i playoff. Ma per arrivare fin lì dovremo lavorare e sudare tutte e 10 le partite che ci separano dal termine della stagione regolare. Non possiamo bruciare le tappe, ma dobbiamo vivere un giorno dopo l’altro e prendendo una partita alla volta. Il cammino è ancora lungo, e lo
riprenderemo contro lo Zugo». Dopo una settimana di tregua, il Lugano torna in pista. E lo fa cercando di ripartire da quel tondo 4-0 rifilato venerdì scorso al Davos. E Klasen cercando di ripartire da un match chiuso come detto con 3 punti a referto (frutto di altrettanti assist). «Contro il Davos ho cercato di fare le stesse cose che faccio in tutte le partite, facendomi trovare nel punto giusto al momento giusto. Ed è andata
bene, ma non sempre è così semplice... È stata una bella partita, certo, ma soddisfatti o appagati non bisogna mai esserlo: devi sempre ambire a fare qualcosina in più la volta dopo». Come l’avete trascorsa questa settimana di tregua? «Abbiamo avuto più tempo per allenarci e l’abbiamo fatto in modo intenso, mettendo l’accento sui contrasti e le situazioni di gioco. Adesso siamo pronti: questa partita l’abbiamo preparata bene. Di fronte avremo una squadra molto forte, ragion per cui dovremo essere pronti e concentrati sin dall’inizio. Una settimana fa avevamo fornito un’ottima prova a livello di collettivo. Ora dobbiamo insistere, cercando di portare in pista la stessa attitudine e sfruttare a nostro favore il fattore-pista. Vogliamo diventare un cliente duro per tutti davanti al nostro pubblico».