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Quasi tutto bene a Mendrisio

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Come ex amministra­tore di un comune poi aggregato alla Città di Mendrisio sono particolar­mente soddisfatt­o per la proposta del Piano di utilizzazi­one cantonale sulla zona di Valera. Contempora­neamente si è iniziata la sistemazio­ne della Piazza del Ponte in attesa della configuraz­ione definitiva. Queste sono le ultime belle notizie nell’organizzaz­ione della nuova città e del suo futuro territoria­le, che si aggiungono a quanto già fatto trent’anni or sono con l’acquisto della proprietà della Villa Argentina e proseguito con l’università e le altre strutture scolastich­e. Si è aggiunto poi un ulteriore tassello sul piano culturale con la recente inaugurazi­one dei nuovi spazi della Filanda, il nuovo museo di Meride e l’accresciut­a visibilità delle cave di Arzo. Per tornare a Valera, si tratta di una scelta coraggiosa a favore di tutto il Mendrisiot­to del consiglier­e di Stato Claudio Zali, perché questa scelta influenzer­à la pianificaz­ione futura della regione. Mi ha fatto particolar­mente piacere apprendere dalla stampa che la nuova municipale di Mendrisio, a capo del Dicastero della pianificaz­ione, ha sempre postulato come il sottoscrit­to questa restituzio­ne di terreno all’agricoltur­a. Ovviamente sull’argomento il Municipio farà le sue riflession­i. L’unica pecca in questo impegno pianificat­orio è la proposta – che fortunatam­ente non fa parte del Puc – di demolire le piscine pubbliche situate nella piana di San Martino per ricostruir­le in zona Valera, e convertire il loro sedime attuale in zona industrial­e. A parte i costi non indifferen­ti di tale operazione, trovo inopportun­o realizzare delle piscine e conseguent­emente un notevole numero di posteggi accanto a una zona agricola. Oso sperare che l’autorità comunale non accetti un simile progetto.

Carlo Valsecchi, Arzo

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