Un concorso per piazza del Sole?
La piazza del Sole di Bellinzona non è stata sempre così. E nemmeno è stata realizzata come (…)
Segue dalla Prima (…) prevista nelle intenzioni dell’architetto Vacchini. Ora è semplicemente una piattaforma per montare e smontare capannoni, erigere palchi, esporre automobili, formare una pista di ghiaccio per pochi giorni quando la pista c’è poco distante… per restare desolatamente vuota con apparizioni di morbillo: uno spazio senza contenuti, semplice copertura di autosilo e basta. Vale la pena ricordare come quello spazio ha avuto nei tempi qualche significato, qualche contenuto e pure una funzione: protezione, difesa, mercato. Spazio fuori le mura. Quindi: perché oggi è auspicabile un concorso, un nuovo concorso? Immagino per dare significato a quello spazio che il tempo, lo sviluppo della città, le trasformazioni ormai richiedono. Si intende una correzione? un ripensamento? un cambiamento di rotta? (di chi?). Per rinfresco di memoria pongo qualche domanda che potrebbe essere utile, forse. La prima: come era il progetto Vacchini e perché non è stato eseguito seguendo i suoi piani originali? La seconda: durante gli scavi per l’autosilo sono venuti alla luce (e lo si sapeva!) reperti del passato, interessanti: dove sono finiti? Fotografie degli scavi e reperti sono esposti al secondo sotterraneo, ma perché non sono stati rimessi in loco quale ricupero di memoria reale cosa che era facilmente attuabile? La terza domanda: perché non rileggere il (quartiere) centro storico della “nuova Bellinzona”, trovarne una centralità legando e cercando relazione con altri quartieri? Detto ciò, via all’immaginazione, finalmente, evitando di ricorrere o parlare di rispetto per un’opera che così come appare non ha molto di degno di rispetto.