Blancho assolto, si va al Tf
Il Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) farà ricorso al Tribunale federale (Tf) contro l’assoluzione di Nicolas Blancho e di Qaasim Illi. I due esponenti del Consiglio centrale islamico della Svizzera (Ccis) erano accusati di propaganda islamista. La Procura federale, confermando un’informazione diffusa dalla Radio della Svizzera romanda Rts, ha precisato che la sentenza del 15 giugno 2018 del Tribunale penale federale (Tpf) “tocca questioni fondamentali in materia di procedura”. L’assoluzione di Qaasim Illi e Nicolas Blancho è stata decisa perché nell’atto di accusa i reati addebitati ai due non erano stati debitamente esposti o provati. I due erano accusati di violazione della legge federale che vieta le organizzazioni terroristiche al-Qaida, Stato islamico (Isis) e organizzazioni associate per aver permesso la diffusione di due video dedicati al leader religioso Abdallah Al-Muhaysini, realizzati in Siria da Naim Cherni e proiettati a Winterthur nel dicembre del 2015. Al-Muhaysini è a capo dell’organizzazione Jaysh-alFath, a cui è affiliata al-Nusra, succursale siriana di al-Qaida. Cherni, membro della direzione del Ccis, un piccolo gruppo islamista molto attivo e presente sui social media, è stato condannato dalla corte di Bellinzona a una pena detentiva di 20 mesi sospesa con la condizionale per propaganda a favore di al-Qaida e organizzazioni associate. Anch’egli ha presentato ricorso contro la sentenza, stando sempre alla Rts. Al processo celebrato lo scorso 15 giugno al Tpf di Bellinzona, la Procura federale aveva chiesto per i tre imputati una pena di due anni di carcere con la condizionale, con un periodo di prova di cinque anni.