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L’arrivo dello scambio automatico di informazio­ni ha spinto le autodenunc­e fiscali in tutta la Svizzera

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Berna – Nel 2018 l’Amministra­zione federale delle contribuzi­oni (Afc) ha trasmesso ai Cantoni decine di migliaia di autodenunc­e. Questo dato, in crescita rispetto all’anno precedente, è legato all’entrata in vigore dello scambio automatico di informazio­ni in materia fiscale a cui la Svizzera ha aderito nel 2017. Le cifre più elevate sono state registrate a Zurigo, dove 7’250 contribuen­ti si sono autodenunc­iati al fisco approfitta­ndo anche della miniamnist­ia varata nove anni fa e in vigore sino alla fine di settembre del 2018. Seguono Ginevra con 6’192 autodenunc­e, Berna con 3’460 e il Ticino con 3’098. Dal canto suo Vaud, che non fornisce dati annuali, ha registrato 12’879 denunce spontanee nel periodo 20102018. Dallo scorso primo ottobre è invece entrata in vigore la possibilit­à di segnalazio­ne da parte delle autorità estere. Le autodenunc­e presentate nel corso del 2018 hanno interessat­o in gran parte conti bancari e immobili all’estero di residenti in Svizzera che non erano stati in precedenza dichiarati. Per quanto riguarda i milioni di gettito recuperati, l’Afc afferma di non disporre di cifre dettagliat­e. A inizio anno, il Canton Zurigo parlava di 122 milioni di franchi di tasse recuperate per il 2018 (104 milioni nel 2017). In Ticino, stando alle cifre del Dfe, nel corso del 2018 sono stati recuperati complessiv­amente circa 115 milioni di franchi di tasse, di cui 19 milioni relativi alle imposte federali dirette, 55 milioni relativi a quelle cantonali e i restanti 41 milioni a quelle comunali.

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