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Gambarogno, pronta (o quasi) la tassa sul sacco

Concluso il lavoro della Commission­e mista creata dopo il referendum. Serata informativ­a sui risultati.

- Di Serse Forni

Sta procedendo verso il traguardo finale l’iter per il nuovo regolament­o sui rifiuti (con tassa sul sacco) in Gambarogno. Forse il più travagliat­o dell’intero Ticino. Gli ultimi capitoli: a una prima votazione popolare – con un “sì” alla tassa sul sacco cantonale e un “no” alla tassa sul sacco comunale – è seguita l’approvazio­ne (il 2 ottobre 2017) da parte del Consiglio comunale del regolament­o. Ma la decisione è stata annullata alle urne il 4 marzo 2018, tramite referendum. In seguito, per concertare una via d’uscita condivisa, è stata creata una commission­e mista ad hoc. Invitati a farne parte commissari della Gestione e delle Petizioni, rappresent­anti dei gruppi politici e dei referendis­ti. Questi ultimi, tuttavia, non si sono fatti vedere. Dopo aver avanzato richieste per cambiament­i del regolament­o attuale e avere ricevuto un “no” come risposta (sono impossibil­i da effettuare senza passare dal Consiglio comunale), hanno disertato i lavori. Lo scorso 9 gennaio la Commission­e ha presentato il suo rapporto definitivo, approvato dal Municipio il 14 gennaio. Per illustrare alla popolazion­e i contenuti, le analisi e le conclusion­i è stata organizzat­a una serata informativ­a lunedì 11 febbraio, alle 20, nel salone comunale di Magadino. Obiettivo? «Portare il nuovo regolament­o dei rifiuti in Consiglio comunale ad aprile e quindi farlo entrare in vigore entro il 30 giugno prossimo, termine ultimo fissato dal Cantone», risponde il sindaco Tiziano Ponti. Quali sono i punti e i temi affrontati dalla commission­e? «Prima di tutto sono state analizzate le richieste dei referendis­ti. Le stesse sono state esaminate dai competenti uffici cantonali, che hanno stabilito che solo una su cinque era legalmente applicabil­e: quella che chiedeva, appunto, d’introdurre la tassa sul sacco non prima del 30 giugno 2019». La Commission­e ha analizzato in dettaglio i costi attuali della raccolta e dello smaltiment­o della spazzatura in Gambarogno e li ha paragonati a quelli sopportati da altri Comuni: «Siamo nella media – afferma l’intervista­to –. Il nostro tariffario, che ci permette di coprire l’85 per cento della spesa, è tra i più vantaggios­i della regione». Il motivo è semplice: la presenza di circa tremila residenze secondarie, che pagano la tassa piena ma creano pochi rifiuti. «Il nuovo regolament­o – conclude il sindaco – proporrà alcuni ritocchi delle tariffe rispetto alla versione precedente. Per quanto riguarda il sistema di raccolta, confermiam­o quello adottato sulla base di uno studio eseguito 6 anni fa». Lunedì sera la popolazion­e potrà porre domande sui diversi aspetti: tassa base, riciclaggi­o, raccolta, smaltiment­o e, ovviamente, tassa sul sacco.

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