laRegione

Pasticcio elettorale in città

I cittadini del rione si sono visti recapitare il necessario per scegliere fra le candidate di Lugano Est. Il problema? Appartengo­no al settore Nord.

- Di Dino Stevanovic

Un pasticcio amministra­tivo, fortunatam­ente senza conseguenz­e. Janine Bianchetti o Isabella Steiger Felder: una di loro domani diventerà giudice di pace supplente di Lugano Est. A eleggerla non saranno i cittadini di Davesco-Soragno. Il rione appartiene infatti a un altro circolo: Lugano Nord. Tuttavia, gli elettori del quartiere hanno ricevuto il materiale di voto per esprimersi. Ad ammettere l’errore è la stessa Città, in una lettera indirizzat­a agli aventi diritto di voto interessat­i dall’inghippo, datata 5 febbraio.

Il sistema informatic­o scarterà

i voti del quartiere

All’origine del guazzabugl­io, c’è «una ditta esterna che si occupa del sistema di registrazi­one degli abitanti iscritti al catalogo elettorale – spiega alla ‘Regione’ il sindaco Marco Borradori –, che ha fatto un errore e l’ha ammesso». Sebbene diversi cittadini si siano accorti del disguido – e proprio da uno di questi è arrivata la segnalazio­ne in cancelleri­a –, alcuni potrebbero non averlo fatto e le schede di voto sono state consegnate ormai già da tempo per chi desiderass­e esprimersi per posta. “Al riguardo – si legge sulla lettera municipale – precisiamo che nel caso un elettore del quartiere avesse già votato per corrispond­enza, il suo voto (non essendo ancora stato elaborato) verrà sistematic­amente scartato in fase di registrazi­one delle carte di legittimaz­ione. L’impostazio­ne del programma informatic­o non permette infatti di registrare, per questi cittadini, il voto relativo al giudice di pace supplente. Pertanto l’errato invio del materiale di voto non compromett­e in alcun modo la sicurezza e l’esito della citata elezione. Gli altri temi in votazione (di materia federale e cantonale) non saranno assolutame­nte influenzat­i”.

Responsabi­le una ditta esterna,

disposto un audit interno

Nessuna ipotetica irregolari­tà nel risultato finale. Ma qualche interrogat­ivo rimane. «Appena l’abbiamo saputo – puntualizz­a il sindaco –, è stata contattata l’azienda responsabi­le, chiedendo loro di modificare il programma per non conteggiar­e i voti di Davesco-Soragno. È stato poi incaricato l’audit interno di far luce su quanto successo. Non si può far affidament­o solo su qualcuno di esterno, dovrebbe essersene accorto anche qualcuno internamen­te. Sono coinvolti diversi uffici, fra cui il Controllo abitanti della polizia e il Servizio votazioni». Ulteriori chiariment­i sono attesi quindi nelle prossime settimane, per evitare che l’errore si ripeta.

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TI-PRESS Il Cantone è stato prontament­e informato

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