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Il tempo pazzo, l’ultima di Aksel, l’obiettivo di Beat

Prove a spezzatino e incubo nebbia. Feuz tra i favoriti, Svindal saluta.

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Pesa l’incognita del tempo sulla discesa maschile, sempre attesissim­a. È molto probabile che – condizioni permettend­o – si correrà su una pista accorciata, poiché nessun allenament­o si è potuto svolgere sull’intero tracciato. Ieri seconda prova su un tratto di pista ancor più corto rispetto alla prima ricognizio­ne. La nebbia ha reso off limits la parte alta, mentre il tratto finale era occupato dalla discesa femminile della combinata. I “razzi” dello sci hanno dunque provato unicamente la parte mediana della pista. Dopo sì e no una cinquantin­a di secondi, il più veloce è stato l’italiano Dominik Paris, fresco campione del mondo di super-G, davanti al francese Johan Clarey, argento mondiale. Sembra però che la Federazion­e internazio­nale di sci speri di ‘salvare’ il percorso completo. Stando ad alcune indiscrezi­oni, ipotizzere­bbe di organizzar­e un mini-allenament­o sulla parte alta della pista, che finora gli atleti non hanno testato. Se invece ci si dovesse rassegnare al percorso abbreviato, la corsa si deciderà ai centesimi. Tra i favoriti c’è lo svizzero Beat Feuz; salito sul podio in ben 12 delle ultime 15 ultime discese disputate. Cinque su sei in questa stagione, nella quale ha però vinto ‘solo’ una volta (Beaver Creek). La fredda e aggressiva neve svedese si adatta alla perfezione alle immense qualità del bernese; i cui avversari non staranno a guardare. Oltre ai citati Paris e Clarey, ci sarà da respingere gli attacchi dello squadrone austriaco e dei “vickings” norvegesi, usciti scornati dal super-G ma capaci in ogni momenti di piazzare il colpaccio. Occhi puntati su Aksel Lund Svindal, che ad Åre chiude la sua straordina­ria carriera. Iridato già nel 2007 proprio su questa pista e poi nel 2013 a Schladming, il 36enne farà di tutto per salutare lo sci agonistico nel migliore dei modi. Grazie al fatto che Feuz sia campione in carica, la Svizzera può mandare al via cinque atleti. A Mauro Caviezel e Nils Hintermann, già qualificat­i, si sono aggiunti Carlo Janka e Gilles Roulin, preferiti dagli allenatori al giovane talento Marco Odermatt.

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KEYSTONE Punta al podio

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