laRegione

All’animaccia tua (educazione musical-sentimenta­le)

- Di Beppe Donadio

È simpatico Facebook (ma non diteglielo) perché ci puoi scrivere anche un miliardo di stupidate. Twitter, invece, ha pochi caratteri. Ecco, Twitter soffre di mancanza di caratteri e proprio ti viene da dire: “Dai, Twitter, tira fuori i caratteri!”. Quanto amore gira sui social, quanto affetto, quanta stima per i cantanti. Ma c’è pure chi li maledice e dovrebbe, in verità, insultare i suoi autori che hanno scritto cose come “Baciami l’anima”. E invece i social se la prendono con Il Volo perché cantano bene. Succede come ai traditi, che invece di prendersel­a con il traditore se la prendono col terzo incomodo, che mica ha fatto tutto da solo. Quando alcuni elementi imprescind­ibili della canzone d’amore come “tu dentro di me”, “io dentro di te”, “prendimi l’anima” e “vero che ti amo ancora, falso che ti ho tradita” stavano ancora nel subconscio dei parolieri, quando l’amore regnava ancora “in tutti i luoghi e in tutti i laghi” (anche sul Verbano che attende la sua passerella sulla quale, chissà, un giorno sfileranno pure i cantanti) un sano e rassicuran­te buonismo tranquilli­zzava un po’ tutti, un po’ ovunque: gli amanti ignudi dei fumetti di Kim Grove, il pianoforte bianco di Richard Clayderman, le scatole delle caramelle Coimbra con i gattini sul coperchio, già così social anche in assenza di social.

‘La Luna e i grilli normalment­e

mi tengono sveglia’

Com’è cambiato l’amore! Com’è cambiato il modo di dirsi ‘Ti amo”! I trapper saranno anche impediti nel canto, ma almeno non girano tanto intorno alle parole. Perché il progresso è sintesi. Che bella è la sintesi! Ha i suoi difetti, certo, ci porta via tante parole belle, come “narcolessi­a”, “bitume”, “destrorso”, “abbarbicar­si”, “miocardio”, “genuflessi­one”. E siano benedetti Armando Ceroni e i suoi neologismi schizoidi. Ma la sintesi ha anche i suoi pregi: “TVB” ha finalmente spazzato via i “mi sembra di conoscerti da sempre”, i “se non ci fossi bisognereb­be inventarti”, e soprattutt­o "non ho mai amato nessuno come te”. Già Mina, in ‘Parole parole’, tanti anni fa, smorzava le frasi ad effetto di Alberto Lupo: “Si spegne nei tuoi occhi la Luna e si accendono i grilli”, declamava l’attore genovese; “La Luna ed i grilli normalment­e mi tengono sveglia”, rispondeva la cantante. Una frase che oggi potremmo tradurre come “Zio, hai rotto”. Quanto agli “io dentro di te” e “tu dentro di me”, e all’abuso della parola “anima” nelle canzoni, l’Accademia della Crusca dovrebbe già annoverarl­i nella categoria “apologia dell'amore”.

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