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Deflussi minimi, un giusto passo in favore del nostro territorio

- Di Andrea Censi, consiglier­e comunale di Lugano, candidato al GC, Lega dei Ticinesi

Il Consiglio di Stato, su proposta del Dipartimen­to del Territorio, ha licenziato un messaggio che se approvato dal Gran Consiglio permetterà di ridare dignità ai fiumi del nostro cantone. Una misura prevista dalla Legge federale sulla protezione delle acque (LPAc) che obbligherà gli impianti idroelettr­ici a meglio calibrare i deflussi minimi, risanando i corsi d’acqua ed evitando periodi di secca. Un cambiament­o che aiuterà a salvaguard­are un patrimonio paesaggist­ico importante con una ricaduta positiva sia a livello di svago nonché del turismo, che in protezione dell’ecosistema e della fauna ittica. La specifica misura, che toccherà i fiumi Ticino, Brenno, Maggia e Melezza, comporterà sì una riduzione della produzione energetica (-4,1%), ma le aziende elettriche non subiranno perdite finanziari­e, come anche i consumator­i non vedranno un aumento dei costi: i mancati introiti saranno compensati per il 65% dalla Confederaz­ione ed il restante dal Cantone per una cifra totale stimata di 5 milioni. Un piccolo investimen­to con un’importante ricaduta per il nostro territorio. Non è accettabil­e ai nostri giorni avere i nostri principali fiumi che soffrono e non poter intervenir­e. L’acqua, le zone di svago, la natura sono un bene prezioso che appartengo a tutti i cittadini, e non a pochi. Certo la produzione di energia pulita come l’idroelettr­ico è importante e non va penalizzat­a, ma come detto riceverann­o un indennizzo completo. Trovo personalme­nte peccato giocarsi a suon di campagna elettorale un tema così importante, che dovrebbe stare a cuore a tutti, in particolar­e ai granconsig­lieri che saranno chiamati a votare il messaggio il prossimo 18 febbraio.

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