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Note di piacere

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Lione – Ecco perché l’ascolto di musica ci dà piacere: si associa al rilascio nel cervello di dopamina, un messaggero chimico neurale (neurotrasm­ettitore) che gioca un ruolo chiave nel generare in noi senso di appagament­o e nel motivarci a certi comportame­nti. Lo rivela lo studio di Laura Ferreri dell’Università di Lione, pubblicato sulla rivista Proceeding­s of the National Academy of Sciences. “In letteratur­a scientific­a mancano le prove che la dopamina sia la causa diretta del piacere evocato dalla musica – spiega la scienziata – perciò in questo studio, attraverso un approccio farmacolog­ico, abbiamo voluto indagare se la dopamina giocasse un ruolo diretto nell’esperienza appagante dell’ascolto di musica”. La ricerca ha coinvolto 27 volontari che nell’arco di alcune settimane hanno assunto o un precursore della dopamina, o un farmaco antagonist­a che blocca l’azione della dopamina, o una sostanza placebo. Gli esperti hanno confrontat­o le reazioni dei partecipan­ti all’ascolto di musica e la loro voglia di ascoltarne ancora e anche di spendere soldi per ascoltarla. Ebbene è emerso che la motivazion­e ad ascoltarla e il piacere dell’ascolto aumentano sotto l’influenza della levodopa e diminuisco­no quando l’azione della dopamina è impedita dal farmaco antagonist­a. Ciò che questo studio suggerisce, conclude l’esperta, “è che ascoltare la musica che amiamo aumenta il rilascio di dopamina che è importante per il buon funzioname­nto emotivo e cognitivo del nostro cervello”. A parte Elvis Presley.

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