laRegione

Roma rispolvera l’accordo parafato

Il governo giallo-verde sembra ripensarci: niente abolizione, ma una limatura

- Di Marco Marelli

Su diversi fronti il governo giallo-verde italiano sta lavorando per arrivare a un accordo sul nuovo sistema fiscale dei frontalier­i, anche se i due alleati in seno all’esecutivo sembrano seguire una propria strada. Lo conferma il fatto che negli ultimi tempi ci sono stati diversi incontri sia da parte del Movimento 5 Stelle che della Lega. Incontri ad alto livello, ma separati. Fermo restando la volontà di salvaguard­are i diritti dei frontalier­i e le risorse da destinare ai comuni di frontiera, dal mormorio che trapela dagli incontri si fa strada una clamorosa voce: la limatura dell’accordo parafato nel dicembre 2015, ma non la sua completa abolizione. Insomma, dovrebbe essere salvaguard­ata l’impalcatur­a dell’accordo congelato da oltre tre anni, dapprima a causa delle lungaggini dei precedenti governi e successiva­mente dalla bocciatura del governo giallo-verde. A Roma sembra che si siano resi conto che l’accordo parafato nel 2015 non comportere­bbe un grosso sacrificio per buona parte dei frontalier­i. Mediamente l’aumento delle tasse sarebbe inferiore a mille euro. E come in tutte le medie, e l’esempio sono i tre polli di media all’anno del poeta romano Trilussa (c’è chi ne mangia anche sei e chi non beve neppure il brodo), l’accordo faticosame­nte sottoscrit­to tre anni fa, prevede per i redditi bassi nessun aumento (o comunque contenuto), per quelli alti una stangata, all’insegna del principio costituzio­nale che ‘chi più ha, più dà’. A conti fatti l’accordo parafato nel 2015 consentire­bbe allo Stato italiano di incassare annualment­e 460 milioni di euro. Una dozzina di milioni di franchi l’incremento degli incassi per il Canton Ticino. Somme che alle disastrate finanze italiane farebbero comodo, mentre a quelle ticinesi risultereb­bero utili. A conferma che attorno al problema della tassazione dei frontalier­i, forse anche perché il Consiglio di Stato del Canton Ticino ha nuovamente minacciato il blocco dei ristorni, il governo giallo-verde si sta muovendo. Di recente a Roma c’è stato un incontro fra una delegazion­e svizzera guidata dal segretario di Stato all’Economia Marie Gabrielle Ineichen-Fleisch e Matteo Piantedosi, il capo di Gabinetto del Ministero dell’interno. Sull’esito dell’incontro bocche cucite.

 ?? TI-PRESS ?? A conti fatti...
TI-PRESS A conti fatti...

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland