laRegione

Domo: in dogana borsette, orologi e pillole blu

-

Valuta, orologi e pietre preziose, pelletteri­a di lusso e articoli elettronic­i: sono questi i principali oggetti che i viaggiator­i in transito sul confine hanno provato a importare o esportare in Italia nel 2018. I dati sono stati forniti dalla Dogana Italia, a Domodossol­a. L’attività di contrasto alle frodi si è svolta in collaboraz­ione con la Guardia di finanza e ha visto 27 verbali per per violazione della normativa valutaria a carico di altrettant­i soggetti. 435mila gli euro non dichiarati al momento del controllo alla stazione internazio­nale di Domodossol­a, dove vengono effettuati i controlli. La Guardia di finanza ha a disposizio­ne cani addestrati ad “annusare” l’odore dei soldi. Si tratta dei labrador retriever allenati ad annusare sacchetti di banconote triturate e ora trascorron­o gran parte del tempo alla stazione. Spesso le banconote vengono celate in valige col doppio fondo o direttamen­te all’interno del bagaglio al seguito del viaggiator­e. Sul totale delle somme non dichiarate, gli uomini della Dogana hanno sequestrat­o circa 200mila euro, e 21mila euro è la cifra introitata a titolo di oblazione. Una curiosità: la Finanza, in accordo con la multinazio­nale Philip Morris, sta preparando cani anti tabacco per contrastar­e l’ancora diffuso contrabban­do di sigarette. Le “stecche” infatti provengono da paesi in cui il costo di un pacchetto è di appena un euro. Sono cambiati i tempi e oggi è più difficile incontrare sui sentieri delle montagne che separano il Canton Ticino dalla valle Vigezzo i contrabban­dieri. I cosiddetti spalloni che ingaggiava­no fughe e gare di velocità sui ripidi pendii nella notte, contro i “canarini”, gli uomini della Guardia di finanza, oggi viaggiano a bordo dei treni o sulle auto. Spesso viene utilizzato il confine di Ponte Ribellasca, dove il controllo è limitato a pattuglie di retrovalic­o. Una nota di colore: non solo orologi, preziosi, borsette griffate a bordo dei treni in transito da e per la Svizzera. Questa estate a bordo di un treno provenient­e da Francofort­e è stato fermato un uomo che portava con sé 5mila “pillole blu”, i ben noti medicinali contro la disfunzion­e erettile. La merce, introdotta illegalmen­te sul territorio, gli avrebbe fruttato diverse migliaia di euro. A.P.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland