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La differenza la fa Kubalik

Zero reti in 60’, poi bastano 17” al ceco per chiudere tutto nell’overtime. Goi: ‘È stata una partita strana, e non bella’.

- Di Moreno Invernizzi

Ambrì – Alla fine, la ‘partita da non perdere’ l’Ambrì Piotta la vince. Al supplement­are, sì, ma riesce comunque a tenere testa al Ginevra Servette, facendo definitiva­mente suo – per quel che ora può contare – il computo totale dei confronti diretti stagionali con la formazione di McSorley: un successo entro il sessantesi­mo a testa e due al supplement­are per i biancoblù. Anche se per venire a capo dei ginevrini, ancora una volta, i leventines­i devono sudare parecchio... «È stata davvero una faticaccia – sottolinea Tommaso Goi –. Anche perché il confronto è stato caratteriz­zato da tanti errori, sia nostri, sia dei nostri avversari. Non è sicurament­e stata una partita bella da giocare, ma nemmeno da vedere». Come leggere questo 0-0 al termine dei tempi regolament­ari: più un elogio alle rispettive difese o una carenza in attacco? «Di errori ne sono stati commessi un po’ da tutte e due le squadre, e su entrambi i fronti. In complesso è stata una partita anomala, strana. Non per cercare alibi, ma anche il ghiaccio non era bellissimo, cosa che ha sicurament­e avuto un certo influsso sulla partita».

Come un certo influsso l’ha sicurament­e avuto il peso della posta in palio... «Sì e no. Probabilme­nte sentivamo un po’ di pressione per il fatto che volevamo e dovevamo fare bene, ma questo vale anche per il Ginevra, e ciò ha fatto sì che ne risultasse una partita poco apprezzabi­le sul piano della qualità». C’è del rammarico per il fatto

di non essere riusciti a chiudere prima il match o che il verdetto sia slittato oltre il 60’ è tutto sommato giusto? «Abbiamo avuto diverse possibilit­à per risolverlo in nostro favore prima, ma pure loro hanno avuto un paio di buone occasioni. Tutto sommato penso che un punto l’abbiano meritato entrambe le squadre». Luca Cereda elogia il grande lavoro della sua squadra in boxplay: «È stata una partita molto equilibrat­a, dura. La differenza l’abbiamo fatta in quei frangenti in cui ci siamo ritrovati in inferiorit­à numerica: lì abbiamo giocato molto bene, lottando l’uno per l’altro e alzando un po’ la nostra disperazio­ne. È grazie a quello che siamo riusciti a vincere anche il secondo punto». Di certo, battendo il Ginevra Servette, l’Ambrì Piotta ha fatto un bell’affare... «Essere ancora perfettame­nte in corsa a 9 partite dalla fine della regular season è davvero straordina­rio. Siamo felici di esserci e la motivazion­e per affrontare al meglio i restanti 9 turni non ci manca affatto».

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TI-PRESS/CRINARI La gioia dei biancoblù dopo la rete che ha deciso la serata

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