Massagno all’ultimo sospiro
Il weekend sorride a una Sam che fa suo il derby, e a un Riva tornato al successo in campionato dopo 5 mesi di digiuno
Le attese per il derby non sono andate deluse, nel senso che la partita è stata avvincente sino a 3” dalla fine, quando Green ha sbagliato il tiro del possibile pareggio: per la Sam una vittoria che la mantiene al terzo posto, mentre per i bianconeri è la quarta sconfitta per un canestro, di 1 punto contro il Monthey, e la terza di 2, contro il Ginevra, il Neuchâtel e, appunto, la Sam. Come a dire che agli uomini di Petitpierre è mancato ancora una volta un nulla per conqui- stare i due punti. Ma così vanno le cose nello sport, un centesimo, un gollonzo, una bracciata, un fuori campo, un rimbalzo: dipende dallo sport. Occorre pur dire che la Sam questo derby lo ha condotto con una certa autorità per tre quarti di gara, soprattutto quando James ha dovuto lasciare il campo dopo poco più di 10’, quando le squadre erano in parità a quota 24 alla fine del primo quarto con 7 punti all’attivo. Senza il suo pivot il Lugano ha comunque lottato sino alla fine, come si diceva all’inizio, ma la Sam ne ha tratto grande profitto soprattutto nel settore dei lunghi dove Aw, 29 punti e 18 rimbalzi, e il neo acquisto Krstanovic, 7 punti e 3 rimbalzi, hanno fatto la differenza sotto le plance, ben coadiuvate da Miljanic che, nella posizione di post basso, ha fatto un sol boccone di “Stecchino” Wilbourn e dell’inesperto Mussongo, con 17 punti e 8 rimbalzi. Nel secondo quarto la Sam ha provocato un primo allungo, 36-29 al 4’, poi le due squadre sono rimaste più o meno a due possessi di differenza, 37-35 al 5’, prima di un 110 che ha mandato il Lugano sul 46-35 e Petitpierre al timeout al 7’. Efficace, dato che i bianconeri han rifatto superficie un con 7-0, per il 48-42 alla pausa grande. Inizio di terzo quarto a “ciapa no” da entrambe, poi la Sam riallunga a +10, 58-48 al 5’. I bianco-
neri escono ancora vincenti dopo il timeout con un 6-0 e chiudono a -5 all’ultima pausa. Con due triple di Grüninger e Moore, Magnani e compagni scappano a +13, 70-57 al 3’. Trascinati dal solito Pollard e con un Berry finalmente a canestro (2/10 nei primi 20’), i Tigers recuperano con 8-2, 72-67 al 6’. Ma Miljanic mette una tripla per il +8 a 3’ dalla sirena. I bianconeri non ci stanno, dopo che Sinclair ruba una palla e fa +9, 79-70 a 140”, Green infila 3 liberi, Pollard infila il -4 e Stevanovic il -2 a 32” dalla fine. L’attacco della Sam finisce sul ferro, ma poi Green non mette
il pari e la Sam gioisce. «Contavano i due punti e li abbiamo fatti – commenta Gubitosa –. Siamo stati poco concreti nei momenti dove dovevamo uccidere la gara, perdendo in lucidità e rischiando sino alla fine. Credo sia una vittoria meritata per aver condotto la gara per 31’». Capitan Magnani è sincero: «Sono due punti importanti. Il derby è speciale, ma devono farci riflettere queste amnesie, soprattutto in proiezione futura». «Noi siamo questi – spiega Petitpierre –. Capaci di stare in gara sino alla fine, cosa di cui sono fiero, ma anche tanto ingenui e spreconi, soprattutto inesperti nel gestire i momenti di difficoltà. Certo l’assenza di James è pesata, ma ci fosse stato lui non è detto che avremmo vinto. La Sam ha meritato perché ha sempre giocato tenendo in mano il pallino, anche se siamo arrivati a un soffio dal supplementare o dalla vittoria. Speriamo che una volta ci giri bene».
Una su due per le ragazze
Sabato il Riva ha battuto per la terza volta in stagione le vallesane e ritrova la vittoria e il sorriso. I 13 punti di margine accumulati a metà gara, 53-40, sono bastati per controllare le avversarie nel secondo tempo. Domenica, contro il Winterthur, le ragazze di Montini non sono andate lontano dalla vittoria, soccombendo per 69-61 contro le seconde della classe, col Riva avanti di 2 alla fine del 3 quarto, 54-56, e 64-61 a 55” dalla fine. Un tiro sbagliato e un fallo antisportivo hanno segnato lo score finale. Il risultato mantiene comunque alte le speranze per Augugliaro e compagne in vista della semifinale di Coppa fra una settimana al Palasangiorgio.