laRegione

Il suono del trombone, il suono del canto

Stasera alle 20.30 il Jazz Cat Club ospita la giovanissi­ma Rita Payés

- L.MAR.

Abbiamo scambiato due parole con questa nuova stella del jazz, trombonist­a e cantante cresciuta nella oramai leggendari­a Sant’Andreu Jazz Band di Barcellona. Ad Ascona Rita Payés sarà accompagna­ta dal trio del suo mentore, il bassista Joan Chamorro, l’uomo che ha scoperto, seguito e lanciato anche la trombettis­ta Andrea Motis. Tanto brava quanto modesta, Rita Payés non ha ancora compiuto 20 anni. Lei nella musica è cresciuta, mamma e papà sono musicisti. Ha studiato alla scuola di musica moderna di Badalona e a 14 anni si è unita a quella fucina di talenti che è la Sant’Andreu Jazz Band. Una scelta che si è rivelata vincente. “Entrare nella Sant’Andreu mi ha fatto crescere enormement­e. Solo ora, che non ne faccio più parte, mi rendo conto di quante cose abbia imparato e della fortuna che ho avuto come musicista a poter studiare con Joan Chamorro”. Interrogat­a sul segreto di Chamorro come insegnante, in grado di formare e scoprire giovani talenti, Rita non ha dubbi. “Joan è un grandissim­o motivatore, uno che ti trasmette passione e sa risvegliar­e in te la voglia di amare la musica, di imparare ed emulare i tuoi compagni più bravi. Inoltre ha un’energia straordina­ria, è un catalizzat­ore, un promotore di mille iniziative. È grazie a lui se abbiamo avuto l’opportunit­à di registrare tanti album e suonare ovunque con grandi artisti che hanno fatto la storia del jazz. In realtà è proprio Joan il primo a non perdere mai la motivazion­e”. Ora che non fa più parte della Sant’Andreu Jazz Band, Rita si sente pronta ad affrontare il futuro. “Voglio continuare a fare ciò che amo di più, lanciarmi in nuovi progetti musicali, continuare a crescere, imparare e condivider­e nuove esperienze con vecchi amici e tanta gente nuova. Spero di poter dare il mio umile, piccolo contributo a quella cosa così bella e meraviglio­sa che è la musica”. Alla domanda, infine, se dovendo scegliere preferireb­be il canto o il trombone risponde: “Adoro fare entrambe le cose. Investo ore e ore nello studio del trombone, ma amo molto anche cantare, che è qualcosa di molto intimo e personale. Quindi no, per favore non fatemi questa domanda: è come chiedermi di scegliere fra mamma o papà”. Info: www.jazzcatclu­b.ch.

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Rita Payés

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