laRegione

Nuove elezioni, vecchi volti per l’Udc in Romandia

Rispolvera­ti Freysinger (come coordinato­re della campagna) e Perrin (candidato: perdente?)

- Di Stefano Guerra/Ats

Di un ‘effetto Parmelin’, nessuna traccia; alcuni presidenti delle sezioni cantonali hanno tolto il disturbo; l’ex responsabi­le delle campagne elettorali ha lasciato il suo posto dopo otto mesi; negli ultimi tre anni diversi seggi nei parlamenti cantonali sono andati persi; e oltre la Sarine non si trova più nemmeno un consiglier­e di Stato democentri­sta. A otto mesi dalle elezioni federali, l’Udc arranca in Romandia. Per riguadagna­re terreno, o perlomeno per non perderne altro, rispolvera due vecchie conoscenze: Oskar Freysinger e Yvan Perrin. Il primo aveva annunciato urbi et orbi di volersi ritirare definitiva­mente in Corsica. Negli scorsi mesi però il vallesano ha ceduto alle avance dei vertici dell’Udc svizzera e ha assunto l’incarico di coordinato­re della campagna elettorale nella Svizzera romanda. L’ex consiglier­e nazionale ed ex consiglier­e di Stato – mandato a casa dagli elettori dopo una sola legislatur­a nel 2017, pappa e ciccia con controvers­i esponenti dell’estrema destra europea – avrà il suo bel daffare nel cercare di motivare i suoi candidati e l’elettorato Udc ad andare a votare. Il neocastell­ano Yvan Perrin, invece, torna a candidarsi per quel seggio al Consiglio nazionale da lui già occupato per un decennio (2003-2013): prende il posto di Raymond Clottu, che ha deciso di rinunciare a sollecitar­e un nuovo mandato. Il 51enne, che siede ormai come indipenden­te a Berna (ma rimane nel gruppo Udc) dopo essere stato eletto quale rappresent­ante democentri­sta, avrà trascorso sei anni al Nazionale. Ci si aspettava una sua ricandidat­ura dopo un rientro nel partito, dal quale era stato escluso nell’aprile 2017 per non aver pagato le quote dovute e per le sue critiche ai dirigenti. «Non è una buona notizia», ha detto ieri alla stampa a Couvet (Ne) Walter Willener, presidente della sezione. Clottu ha detto di aver «riflettuto molto». «Il fatto di presentars­i con Perrin non ha svolto alcun ruolo», ha assicurato, invocando solo una questione di motivazion­e e l’intenzione di concentrar­si sull’attività profession­ale (di esperto contabile). Perrin è vicepresid­ente della sezione ed è già stato vicepresid­ente del partito svizzero (2006-2012). Il 52enne è stato per breve tempo anche consiglier­e di Stato (28 maggio 2013-16 giugno 2014), prima di gettare la spugna a causa di un burnout. Eletto nel gennaio 2016 alla testa della sezione cantonale, ha abbandonat­o la carica nell’aprile 2017 dopo la scoppola subita alle elezioni cantonali. Perrin ieri non era presente alla conferenza stampa a Couvet, nel suo feudo della Val-de-Travers. Tutti si aspettavan­o l’annuncio ufficiale di una ‘riconcilia­zione’ con Clottu, con il quale c’erano stati dissapori, per affrontare insieme la lotta elettorale. Ora, con la sola candidatur­a trainante di Perrin (se i delegati la ufficializ­zeranno il 13 marzo), l’Udc rischia di perdere il suo seggio al Nazionale.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland