Nuove elezioni, vecchi volti per l’Udc in Romandia
Rispolverati Freysinger (come coordinatore della campagna) e Perrin (candidato: perdente?)
Di un ‘effetto Parmelin’, nessuna traccia; alcuni presidenti delle sezioni cantonali hanno tolto il disturbo; l’ex responsabile delle campagne elettorali ha lasciato il suo posto dopo otto mesi; negli ultimi tre anni diversi seggi nei parlamenti cantonali sono andati persi; e oltre la Sarine non si trova più nemmeno un consigliere di Stato democentrista. A otto mesi dalle elezioni federali, l’Udc arranca in Romandia. Per riguadagnare terreno, o perlomeno per non perderne altro, rispolvera due vecchie conoscenze: Oskar Freysinger e Yvan Perrin. Il primo aveva annunciato urbi et orbi di volersi ritirare definitivamente in Corsica. Negli scorsi mesi però il vallesano ha ceduto alle avance dei vertici dell’Udc svizzera e ha assunto l’incarico di coordinatore della campagna elettorale nella Svizzera romanda. L’ex consigliere nazionale ed ex consigliere di Stato – mandato a casa dagli elettori dopo una sola legislatura nel 2017, pappa e ciccia con controversi esponenti dell’estrema destra europea – avrà il suo bel daffare nel cercare di motivare i suoi candidati e l’elettorato Udc ad andare a votare. Il neocastellano Yvan Perrin, invece, torna a candidarsi per quel seggio al Consiglio nazionale da lui già occupato per un decennio (2003-2013): prende il posto di Raymond Clottu, che ha deciso di rinunciare a sollecitare un nuovo mandato. Il 51enne, che siede ormai come indipendente a Berna (ma rimane nel gruppo Udc) dopo essere stato eletto quale rappresentante democentrista, avrà trascorso sei anni al Nazionale. Ci si aspettava una sua ricandidatura dopo un rientro nel partito, dal quale era stato escluso nell’aprile 2017 per non aver pagato le quote dovute e per le sue critiche ai dirigenti. «Non è una buona notizia», ha detto ieri alla stampa a Couvet (Ne) Walter Willener, presidente della sezione. Clottu ha detto di aver «riflettuto molto». «Il fatto di presentarsi con Perrin non ha svolto alcun ruolo», ha assicurato, invocando solo una questione di motivazione e l’intenzione di concentrarsi sull’attività professionale (di esperto contabile). Perrin è vicepresidente della sezione ed è già stato vicepresidente del partito svizzero (2006-2012). Il 52enne è stato per breve tempo anche consigliere di Stato (28 maggio 2013-16 giugno 2014), prima di gettare la spugna a causa di un burnout. Eletto nel gennaio 2016 alla testa della sezione cantonale, ha abbandonato la carica nell’aprile 2017 dopo la scoppola subita alle elezioni cantonali. Perrin ieri non era presente alla conferenza stampa a Couvet, nel suo feudo della Val-de-Travers. Tutti si aspettavano l’annuncio ufficiale di una ‘riconciliazione’ con Clottu, con il quale c’erano stati dissapori, per affrontare insieme la lotta elettorale. Ora, con la sola candidatura trainante di Perrin (se i delegati la ufficializzeranno il 13 marzo), l’Udc rischia di perdere il suo seggio al Nazionale.