Campione alla canna… del gasolio
Scuole, appartamenti comunali e Posta senza riscaldamento. La ditta appaltatrice ricusa il contratto di fornitura dopo le promesse disattese del Comune.
La data della lettera è quella di ieri: 12 febbraio 2019. La firma porta il nome del titolare della ditta appaltatrice, da sempre affidabile partner del Comune di Campione d’Italia per la fornitura di gasolio. Mesto il tenore della missiva inviata al commissario prefettizio Giorgio Zanzi, in carica dallo scorso settembre dopo che il sindaco Roberto Salmoiraghi ha dovuto lasciare non avendo più una maggioranza in Consiglio comunale. Con effetto immediato la ditta ha deciso di annullare il rinnovo del contratto di fornitura del carburante per gli edifici di proprietà comunale. Dopo la ‘crisi’ dei giorni scorsi, quando era rimasto al freddo il Municipio, sede in piazzale Maestri Campionesi degli uffici amministrativi dell’enclave, il commissario aveva rassicurato la ditta ticinese garantendo disponibilità finanziaria per le fatture fino a fine stagione. Ma così non è stato: “Da parte nostra abbiamo immediatamente rimesso in gioco ancora una volta la nostra fiducia, sulla persona e la parola del commissario Zanzi» ha annotato il titolare, tanto che era stato messo per iscritto un accordo di rinnovo che però «a tutt’oggi – si legge nella missiva redatta dal responsabile dell’azienda di combustibili e revisione cisterne – non è neanche stato controfirmato da parte del Comune». Neppure la ‘piccola’ fattura del 4 febbraio scorso, quando appunto gli uffici del Comune si erano ritrovati per due giorni senza riscaldamento, ha fatto sapere la ditta è stata saldata e considerato il colloquio avvenuto con il ragioniere comunale, quale richiesta di spiegazioni, neppure sarà fatto a breve. Cosa fare, dunque, a questo punto? «Venendo a mancare i presupposti del nostro accordo – ha evidenziato la lettera inviata al commissario – si rende nullo a partire da subito il nostro accordo». Una bella botta per i campionesi, soprattutto dopo che da ieri ad essere rimasti al freddo sono le scuole, elementare e media, di via Riasc, e il grosso stabile di via Volta, di proprietà comunale, composto da diversi appartamenti, abitati anche da persone anziane e da intere famiglie, e dagli uffici della Posta, il cui personale si è dotato privatamente di stufette elettriche. Tutti, insomma, con il riscaldamento fuori uso e questa volta anche con la decisione della ditta di fornitura di gasolio di non volerne più sapere di Zanzi e delle sue promesse, non mantenute. Poi, in serata ieri, una possibile retromarcia, a favore degli inquilini più anziani: «Sto facendo il necessario per evitare disagi a chi ne ha più bisogno» è il laconico commento del titolare.