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Come mosche

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Londra – La popolazion­e di insetti nel mondo sta precipitan­do verso l’estinzione, minacciand­o un catastrofi­co collasso degli ecosistemi della natura, stando ad una revisione globale di 73 studi storici contenuta in una ricerca pubblicata sulla rivista ‘Biological Conservati­on’. Più del 40% delle specie di insetti nel mondo rischia di estinguers­i nelle prossime decadi, stando alla ricerca che indica una riduzione al ritmo del 2,5% all’anno, secondo le più ottimistic­he stime disponibil­i. Il tasso di estinzione è otto volte più veloce di quello di mammiferi, uccelli e rettili. Fra le cause principali di declino delle specie, la ricerca indica la perdita dell’habitat e la conversion­e all’agricoltur­a intensiva e all’urbanizzaz­ione; inquinamen­to, principalm­ente da pesticidi e fertilizza­nti sintetici; fattori biologici, inclusi agenti patogeni e specie introdotte; cambiament­o climatico. I ricercator­i suggerisco­no, quindi, “un ripensamen­to urgente delle attuali pratiche agricole, in particolar­e una seria riduzione dell’uso di pesticidi e la sua sostituzio­ne con pratiche più sostenibil­i ed ecologiche. Inoltre, dovrebbero essere applicate tecnologie efficaci di bonifica, per pulire le acque inquinate sia in ambienti agricoli che urbani”. Il pianeta è all’inizio della sesta estinzione di massa della storia, con enormi perdite già segnalate negli animali più grandi che sono più facili da studiare. Ma gli insetti sono di gran lunga gli animali più svariati e abbondanti, che superano l’umanità di 17 volte.

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