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Roadmap, tra tavoli di studio e qualche ostacolo

- M.M./RED

Prosegue sui tavoli tecnici l’implementa­zione delle misure della ‘Roadmap’ sulle opere transfront­aliere siglata da Ticino e Lombardia. Mentre continuano le discussion­i su una possibile rinascita di una Commission­e italo-svizzera di consultazi­one per la regolazion­e del Verbano (non senza qualche polemica dopo che l’Autorità di bacino del Po ha deciso di innalzare il livello del lago durante il periodo estivo a +1,50 metri sullo zero di Sesto Calende), il prossimo 25 febbraio al Teatro dell’architettu­ra di Mendrisio sarà presentato, in tandem da Dipartimen­to del territorio e Regione Lombardia, il progetto Interreg Smisto che si concentra sulla mobilità transfront­aliera, con l’accento in particolar­e su trasporto pubblico e nodi di interscamb­io. Un bilancio a due mesi dall’accordo firmato a Milano il 17 dicembre? Difficile a farsi, visto il numero elevato (sedici) e l’ampiezza delle materie affrontate nelle 14 pagine. Gli ostacoli, comunque, non mancano. Soprattutt­o per alcuni punti. Primo fra tutti il nuovo sistema fiscale dei frontalier­i. Materia che scotta e che peraltro non rientra nelle competenze delle istituzion­i regionali, ma spetta ai governi nazionali. Un accordo, sulla carta, c’è ed è quello parafato il 22 dicembre 2015 che la Svizzera ha approvato, mentre da parte dell’Italia è ancora ai blocchi di partenza, visto che in ballo ci sono 300mila voti tra frontalier­i e familiari. Sia da parte della Lega che del M5S nelle ultime settimane ci sarebbero stati comunque importanti incontri, sia a Roma sia a Milano. Nella capitale esponenti della Lega, sottosegre­tari dell’Interno, si sarebbero incontrati al Viminale con la segretaria di Stato all’Economia Marie Gabrielle Ineichen-Fleisch. Nel capoluogo lombardo presidente e segretario della Commission­e regionale per i rapporti con la Confederaz­ione elvetica hanno invece incontrato il console svizzero a Milano. Per quanto è dato sapere l’accordo parafato nel dicembre 2015 non verrebbe gettato alle ortiche. Sono previsti interventi per andare incontro ai frontalier­i e ai comuni della fascia di confine. Un accordo dovrebbe essere sottoscrit­to prima delle elezioni europee del prossimo mese di maggio.

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TI-PRESS Il nodo dell’accordo fiscale

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