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‘No’ alla paghetta, ‘sì’ alla nuova videosorve­glianza

La Gestione ‘boccia’ la mozione sul credito ai giovani per lavori estivi. Via libera agli aggiorname­nti tecnologic­i.

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La mozione di Pierluigi Zanchi e cofirmatar­i “Destinazio­ne di un credito a favore dei giovani per lavori d’utilità pubblica durante i periodi di vacanza” è da ritenersi respinta. Presentata il 17 febbraio 2011, rapportata dalla commission­e della Gestione il 7 novembre 2016, chiedeva che il Comune di Locarno mettesse a disposizio­ne un credito annuale per l’assunzione temporanea di giovani studenti durante i periodi di vacanza. Il tutto per lavori di pubblica utilità, per permettere agli stessi di interagire col mondo del lavoro e degli adulti, di avere una piccola disponibil­ità di denaro, sgravare le famiglie, consentire un maggior “controllo sociale” e la cura degli spazi pubblici nel periodo turistico. La Gestione così riassume lo stato attuale delle cose: nel periodo estivo sono una mezza dozzina gli operai assunti per l’operativit­à immediata; vi sono poi persone in assistenza (attualment­e 1,5 unità) assunte in base alle necessità; vi sono gli asilanti (tre), gli apprendist­i (15, in settori come amministra­zione, polizia, informatic­a, nido), i giovani condannati dal magistrato dei minori destinatar­i del Lup (Lavoro d’utilità pubblica), e una decina di Aup (Attività d’utilità pubblica); il progetto Bike Sharing, inoltre, offre numerose possibilit­à di lavoro. Nel ricordare gli stage orientativ­i già attivi presso nidi e case anziani, la Gestione spinge a che si continui su questa strada. Quanto alla “paghetta”, ritiene che “durante l’estate le imprese presenti sul territorio forniscano svariate opportunit­à ai giovani che desiderano svolgere un lavoro”. Il calcolo delle risorse messe (o da mettere) in campo in questo settore, inoltre, “non sono sempliceme­nte quantifica­bili nell’onere finanziari­o della “paghetta”.

‘Quello messo peggio di tutti’

La Gestione si è espressa anche (qui favorevolm­ente) sulla richiesta di credito di 984mila franchi per l’ammodernam­ento e l’estensione dell’impianto di videosorve­glianza cittadino. Quello attuale, ritenuto “obsoleto”, risale al 2004 ed è stato definito dal capodicast­ero Sicurezza Niccolò Salvioni e dal comandante della polizia di Locarno Dimitri Bossalini “quello messo peggio in materia” di tutti agli altri comuni. Già qualcosa avevano detto le immagini di qualità “pessima”, addirittur­a d’intralcio nella collaboraz­ione con la magistratu­ra. Manca, inoltre, un contratto di manutenzio­ne per l’attuale impianto. Nel nuovo progetto sarà garantito il mantenimen­to per 10 anni, con credito splittato su questa tempistica. Si apre dunque un concorso in 6 lotti che riguardano server, apparecchi di rete, postazioni (lotto obbligator­io), lettura targhe con telecamere, riconoscim­ento facciale, integrazio­ne dell’installazi­one dentro e fuori il Cpi, la videosorve­glianza per Casa Rusca e quella per le scuole elementari di Saleggi e Solduno.

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